Nuovo Foro Italico, via libera al progetto di restyling: un "tetto" per il campo Centrale

Il nuovo Foro Italico, via libera al progetto per il restyling: un "tetto" nuovo per l'inverno
di Fabio Rossi
2 Minuti di Lettura
Domenica 11 Agosto 2019, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 15:48
Una copertura mobile per il Centrale del tennis, che permetta di utilizzare la struttura tutto l’anno. Magari ospitando gli incontri delle nazionali in Coppa Davis e Fed Cup o per una serie di eventi ancora allo studio: concerti, partite di basket o altre esibizioni sportive, anche di nuoto. È uno dei punti principali del gara di progettazione internazionale per il restyling del Foro italico, prevista da una delibera approvata dalla giunta capitolina, su proposta degli assessori allo sport, Daniele Frongia, e all’urbanistica, Luca Montuori. 15 mln Il costo previsto per realizzare la copertura mobile del Centrale del tennis Il provvedimento contiene il protocollo d’intesa, che sarà sottoscritto a breve tra il Campidoglio, il ministero dei Beni culturali, la Regione, il Coni e Sport e salute Spa.

Proprio quest’ultima dovrà indire il concorso per la riqualificazione architettonica dell’area. L’intervento, a carico di Sport e salute, riguarderà la valorizzazione dell’area recuperando i suoi caratteri originari, anche con la realizzazione di una copertura mobile per lo stadio Centrale del tennis.

Un restyling che sia però compatibile con i requisiti richiesti dalla Soprintendenza per un’area vincolata (e strategica) come quella del Foro Italico, che saranno valutati in tutti i passaggi dell’iter. «Questa è per l’amministrazione una struttura da valorizzare e ammodernare per poter ospitare grandi eventi tutto l’anno - spiega Frongia - Con questo atto, che recepisce il Protocollo d’intesa che sarà sottoscritto, vogliamo dare certezza a un percorso che in sinergia tra le diverse istituzioni porterà al completamento e alla copertura dell’impianto. Una marcia in più per lo sport a Roma».

La copertura mobile costerà circa 15 milioni di euro. «Roma avrà così l’occasione di dotarsi di un impianto importante restituendo al contesto una struttura di valore architettonico all’altezza del luogo, tra architetture note in tutto il mondo - sottolinea Montuori - con un intervento inserito nel contesto dalle straordinarie qualità paesaggistiche e urbane».

Un contesto «che fa parte dell’ambito di programmazione strategica che nasce dalla storia di questa città nel confronto tra antico moderno e contemporaneo, dal sistema Flaminio-Foro Italico, attraverso l’area archeologica centrale fino all’Eur - aggiunge il responsabile capitolino dell’urbanistica - Per favorire un percorso di questo tipo sono necessari due elementi imprescindibili: da una parte la sinergia tra le istituzioni e dall’altra avvalersi di progetti selezionati attraverso concorsi internazionali che permettano di individuare sempre le soluzioni migliori per la Capitale d’Italia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA