Mentre sono quasi 25 mila i nuovi contagi e 97 i decessi per Covid, non si placano le proteste dei No vax, che oggi sono arrivate persino all'assemblea dell'Ordine dei medici a Roma: una cinquantina di sanitari ha protestato durante l'incontro, che si stava svolgendo all'hotel Villa Palace nella Capitale, contro l'obbligatorietà del vaccino e la sospensione dei sanitari non vaccinati, che viene fatta su segnalazione delle Asl. Sono volati insulti e persino qualche spintone, con i No Vax che hanno urlato “Vergogna” e “mafiosi” e l'intervento di polizia e carabinieri, per ristabilire l'ordine. L'assemblea, che era stata riunita per discutere dell'approvazione del bilancio, è stata rinviata. I medici No Vax hanno accusato il consiglio dell'Ordine di «non aver sospeso chi era moroso e invece di aver sospeso i medici che non si sono vaccinati».
Medici No Vax, disordini a Roma durante l'assemblea dell'Ordine
Un atteggiamento definito «strumentale» da parte dell'Ordine e che «di fatto ha impedito il normale svolgimento dell'assemblea». «Nell'Ordine - dice una dei medici no vax presenti in assemblea, una cinquantenne romana che lavora nell'azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini - ci sono professionisti che non pagano la tassa annuale, ma invece ci si sbriga a sospendere i medici che non sono vaccinati.
A Milano, sempre oggi, circa trecento manifestanti, alcuni dei quali vestiti da 'indiani d'Americà, scortati dalle forze dell'ordine, al grido di 'no green pass' e 'la gente come noi non molla maì, hanno sfilato da piazza Castello all'Arco della Pace. Il corteo dei movimenti 'no green pass' di Veneto e Lombardia, autorizzato dalla Questura, era aperto da uno striscione con la frase 'Fuori i big pharma dallo Stato e no alle multinazionalì. Era il primo corteo autorizzato dopo la stretta sulle manifestazioni voluta dal governo Draghi, al quale tra l'altro è stato dedicato il coro: Draghi vai via, sei tu la pandemià.
La scorsa notte, invece, nell'hub vaccinale 'Cicognà di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, la segnaletica vaccinale è stata imbrattata con simboli e scritte, riprodotte anche sull'asfalto. L'Ausl di Bologna ha deciso di sporgere denuncia, esprimendo «la massima solidarietà nei confronti degli operatori che, per il bene della comunità, non soltanto si trovano a lavorare nei giorni festivi, ma a doverlo fare in un clima che trova parti, per fortuna minoritarie, di popolazione violenta e intimidatoria».
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