Sul rischio stangata per i pedaggi sull’autostrada A24-A25, cento 100 sindaci, da Tivoli, da Castel Madama, Vicovaro, Subiaco e Vallepietra e fino in Abruzzo, vogliono parlare a nome dei cittadini-contribuenti con i presidenti della Regione Lazio e e dell’Abruzzo. I Municipi hanno ufficialmente invitato il governatore Nicola Zingaretti e il suo collega Marco Marsilio a un incontro da tenersi a Carsoli, ai confini delle due aree, il prossimo 18 novembre. La riunione sarà propedeutica a quella con il Ministro dei Trasporti del governo Draghi, Enrico Giovannini, da tenersi nei giorni successivi. Ma cosa chiedono ai due presidenti i sindaci in lotta contro il rischio aumento del pedaggio autostradale del 34%? In primis c’è il temuto “salasso” che, in assenza di provvedimenti scritti, scattarà il prossimo 1° gennaio. «Chiediamo a Zingaretti e Marsilio – dice Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, che funge da coordinatore del folto e agguerrito gruppo - di stare al nostro fianco e, se la trattativa al Ministero non scongiurasse il paventato aumento, di scendere in piazza insieme a noi sotto il dicastero di Porta Pia a Roma, manifestazione rinviata solo per l’impegno a voce preso dal ministro di scongiurare la stangata». Per i pendolari, il rincaro annuo, sulla tratta tra Roma Est e le aree interne, potrebbe toccare e superare i 700 euro.
La notizia dell’aumento era stata data dal gestore dell’autostrada a ottobre alla Camera dei Deputati. «L’aumento – sostenne il gestore, Strada dei Parchi - dipende da un lato dal blocco tariffario che c’è stato per alcuni decreti interministeriali, dall’altro dalla mancata approvazione, dal 2013, di un Piano economico finanziario (che va approvato dal Governo, ndr).