Dopo gli appelli a Nicola Zingaretti e Marco Marsilio, riesplode a Roma la protesta contro il rischio salasso per Lazio e Abruzzo del 34% sui pedaggi della autostrada A24 e A25 e sulla sicurezza, non arretra. Il 24 novembre, cioè mercoledì, sentendosi dimenticati da tutti, oltre cento sindaci, da Tivoli, da Castel Madama, da Vicovaro, da Subiaco, fino a Vallepietra, Carsoli e dalla terra Abruzzese, saranno di nuovo in piazza, sotto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Porta Pia a Roma . A far scattare la nuova manifestazione contro il dicastero, guidato da Enrico Giovannini, ex presidente Ocse e Istat, è stata la mancata convocazione da parte del Ministero, promessa lo scorso 28 ottobre nell’incontro con una delegazione dei primi cittadini.
Ma alla vigilia della protesta è polemica aperta con la Questura per la scelta del posto dove manifestare: «Ho inviato regolare richiesta di autorizzazione – dice Velia Nazzarro, avvocato e sindaco di Carsoli che coordina il comitato dei cento - e ieri mattina mi ha telefonato un dirigente della Questura per chiedermi di spostare la protesta in un’altra piazza.
Sulla stessa linea il sindaco di Vicovaro, cittadina della Valle dell’Aniene: "Noi manteniamo la protesta sotto il Ministero – dice Fiorenzo dei Simone – voglio ricordare a tutti che i sindaci sono persone tranquille che protestano per tutelare i propri cittadini". Il rischio aumento del pedaggio del 34% è stato annunciato ad ottobre dal concessionario Strada dei Parchi alla Camera dei Deputati. Il concessionario ha anche ricordato la mancata approvazione da parte del governo del piano economico finanziario ( Pef ), presentato nel 2013. Le tariffe sono ferme al 2017 ma in 14 anni sono aumentate del 187%. Ma i sindaci sono soprattutto delusi dalla mancata convocazione di metà novembre, annunciata dal Ministero lo scorso 28 ottobre: " Ad oggi, purtroppo, nonostante il tempo trascorso e l’avvicinarsi della scadenza del 31 Dicembre, tutto “tace”- dicono in coro i 100 amministratori – i sindaci continuano ad essere ignorati unitamente alle loro istanze, a dispetto delle più elementari regole istituzionali che gli stessi, per contro, hanno sempre onorato, nonostante i “discutibili trattamenti” ricevuti in questi quattro lunghi anni". A fianco dei Comuni è scesa in campo anche la Regione Lazio e il presidente Zingaretti ha assicurato il pieno appoggio alla protesta. Martedì 23 alla vigilia della manifestazione video conferenza con l’assessore regionale ai lavori pubblici Mauro Alessandri. Antonio Scattoni