Centinaia di persone a Nettuno ai funerali di Nicolò, il bambino annegato in uno stagno

I genitori del piccolo Nicolò davanti alla chiesa Sant'Anna di Nettuno
di di Ivo Iannozzi
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Venerdì 14 Giugno 2019, 12:11
Mamma Graziella e papà Gianluca si avviano mano nella mano verso la chiesa di Sant’Anna al quartiere Cretarossa a Nettuno. E prima di entrare la donna volge lo sguardo a sinistra verso il carro funebre all’interno del quale c’è la bara bianca nella quale riposa il piccolo Nicolò Perniconi, due anni appena, morto tragicamente sabato scorso annegando in un piccolo stagno nel giardino del villino della nonna materna alla periferia della città. È il giorno dell’ultimo saluto. Una volta in chiesa i genitori del piccolo vengono circondati dall’affetto di parenti e amici. Alla destra della piccola bara, ricoperta di fiori, il Gonfalone listato a lutto del comune di Nettuno che ha accanto un agente della polizia municipale. Arriva il sindaco Alessandro Coppola che in mattinata aveva proclamato il lutto cittadino durante lo svolgimento del rito funebre; il primo cittadino attraversa la navata centrale e va ad abbracciare i genitori del bambino manifestando così la vicinanza della comunità nettunese.

Alla sinistra del feretro, accompagnate dall’insegnante, cinque alunne della IV elementare dell’istituto Santa Lucia Filippini frequentata da Martina che hanno voluto portare l’ultimo saluto al fratellino della loro compagna di classe. La chiesa del quartiere Cretarossa via via si riempie. Ad accompagnare la funzione anche il coro della comunità parrocchiale della quale fa parte la signora Vittoria, nonna paterna del piccolo. Seduta ai primi banchi, anche lei distrutta dal dolore, la nonna materna Angela; è nel giardino del suo villino di via Santa Marinella al quartiere Tre Cancelli che si è consumata la tragedia: è stata lei, quando ha visto l’amato nipotino riverso faccia in giù nel piccolo stagno, a cercare disperatamente di praticargli la respirazione bocca a bocca per ridargli la vita. Durante la messa il dolore l’ha sopraffatta ed è stata accompagnata fuori dalla chiesa.
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