Roma, la neonata trovata morta nel Tevere «gettata dal ponte ancora viva»

Il giallo della neonata nel Tevere: «Gettata dal ponte ancora viva»
di Alessia Marani
3 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Luglio 2019, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 11:20

Neonata morta nel Tevere, al vaglio degli investigatori c'è anche l'ipotesi più agghiacciante: che la piccola, data alla luce appena nelle ventiquattro ore precedenti e ritrovata dai pescatori lungo il fiume tra il Gra e Centro Giano, a Roma, possa essere stata gettata in acqua da un ponte, addirittura da un'auto in corsa. Quell'ematoma violaceo dietro la nuca della piccina, infatti, potrebbe nascondere una chiave del mistero e fornire indicazioni importanti agli inquirenti su dove, e con quali modalità, l'assassino se ne sia disfatto.

Bambina morta nel Tevere, dietro la nuca i segni di un colpo: ha perso molto sangue

Giallo a Roma: neonata trovata morta nel Tevere: si indaga per omicidio
 





La Procura procede per omicidio e oggi verrà effettuata l'autopsia. Secondo un primo esame esterno del medico legale che sabato pomeriggio è accorso sul posto del ritrovamento, infatti, la bimba («una bella bambina, paffutella, con la carnagione candida e che non sembrava prematura ma, al contrario, in perfetta salute», come la descrive chi l'ha vista) ha comunque respirato prima di morire e, dunque, sarebbe nata viva. Dall'accertamento autoptico, magistrato, poliziotti del commissariato Esposizione e di Squadra Mobile, si attendono alcune risposte in grado di dare una direzione più precisa alle indagini. Innanzitutto: se quella chiazza viola-rossastra è davvero segno di un trauma da che cosa è stato provocato? Dal lancio in acqua? E allora: da che altezza e da quale angolazione? Inoltre indizi fondamentali saranno ricavati dal Dna, i cui frammenti sono stati già campionati dalla Scientifica proprio attraverso il materiale biologico contenuto nel cordone ombelicale della piccola. Dalla mappatura genetica, infatti, se gli specialisti della polizia sono fortunati, potrebbero risalire al padre e/o alla mamma della bambina, sempre che in passato siano stati schedati. Da alcuni anni il lavoro di raccolta e archiviazione delle informazioni genetiche e biologiche è diventato costante e certosino. Se chi ha dato alla luce la piccolina ha avuto guai con la giustizia, potrebbe non essere così difficile rintracciarlo.

LE RISPOSTE
Una delle ipotesi è che la bambina sia stata partorita da una prostituta e che le sia stata subito tolta perché la donna tornasse al più presto a lavorare in strada. Non è esclusa nemmeno una gravidanza non desiderata finita con un parto clandestino in casa. Chi ha aiutato la donna a mettere al mondo la piccola, ha mostrato di avere una certa esperienza: ha reciso il cordone con le forbici e poi lo ha annodato, quasi come un gesto di pietà, per non farla morire subito.

Intanto, ieri la presidente di Salvamamme, Grazia Passeri, ha chiesto alla sindaca Virginia Raggi «un atto di amore» per questa bambina. «Diamole un abbraccio, facciamo sì che idealmente sia il cuore di Roma a riscaldarla, a rivestirla, e a restituirle dignità», ha detto. Invito che è stato accolto dalla prima cittadina che ha annunciato una cerimonia di addio per la bimba senza nome. «Una tragedia che ha sconvolto tutti, Roma abbraccia questo piccolo angelo e non lo dimenticherà», ha commentato Raggi che si è soffermata sull'importanza di «informare sulla possibilità di partorire in anonimato» secondo la legge che consente alla madre o ai genitori di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell'ospedale dove è nato assicurandogli assistenza e tutela giuridica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA