La nomina del vicesindaco, secondo quanto indicato nella circolare ministeriale del febbraio 2012, è «indispensabile per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive del sindaco impedito o assente». Le comunicazioni del Viminale e Prefettura arrivano su sollecitazione dei consiglieri di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri: «Sono settimane che come gruppo consiliare di opposizione - dicono - denunciamo questa irregolarità, tant’è che abbiamo presentato una mozione sul tema e abbiamo segnalato la circostanza al Prefetto. A questo punto è palese la difficoltà del sindaco a risolvere quella che ormai è una vera e propria crisi di maggioranza, altrimenti non si spiegherebbe la vicenda. A rendere ancora più grave il tutto è la situazione di emergenza sanitaria ed economica che stiamo attraversando e che vede l’amministrazione comunale estremamente debole e incerta, quando il momento richiede certezze di azioni e riferimenti. La responsabilità che si prende il sindaco è enorme e di questo ne deve rendere conto, non solo a noi consiglieri di opposizione ma anche e soprattutto a tutti i cittadini di Nemi. Dica a tutti noi il sindaco se ha ancora una maggioranza che lo sostiene, altrimenti prenda atto della sua impossibilità a governare e faccia finalmente un atto di responsabilità dimettendosi». Riguardo invece la composizione della attuale giunta comunale, attualmente composta dal sindaco e da un solo assessore, la Prefettura ha fatto esplicito riferimento al parere espresso dal Viminale: le vigenti disposizioni prevedono per i comuni fino a 3 mila abitanti, come nel caso di Nemi, un numero massimo di due assessori. Quindi il Comune dovrebbe soltanto modificare lo statuto comunale.
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