Jenne, il muratore che porta i giornali agli anziani del paese dell'alta Valle Aniene

«Gli anziani devono ricevere le notizie»
di Antonio Scattoni
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Venerdì 6 Novembre 2020, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 19:02

I giornali non arrivano in paese durante l’epidemia? Ci pensa un imprenditore dell’edilizia a consegnarli. Accade nel Comune di Jenne, nell’alta Valle dell’Aniene, piccolo borgo di 400 anime incastonato nella catena dei Monti Simbruini. Agli anziani viene assicurata quotidianamente l’informazione della carta stampata grazie ad un accordo, tutto locale, tra l’unico bar del paese e un imprenditore edile, che tanti anni fa ha fatto anche un po’ il muratore. L’uomo, jennese doc, ma domiciliato a Roma, dove ha la famiglia, tutte le mattine prende i quotidiani in una edicola di Subiaco e li porta al bar del paese che poi li distribuisce agli anziani del posto. Il postino dei quotidiani si chiama Daniele Armeni e ormai l’appuntamento all’edicola sublacense di Checchina è una tappa fissa.

«La mattina da Roma vado a Jenne per lavoro – racconta Daniele – e mi fermo nell’edicola di Checchina di Subiaco, in periferia, proprio sulla Sublacense, e prendo alcuni quotidiani.

Un servizio che non mi pesa affatto: sono contento di aiutare quelle persone a cui piace leggere e tenersi informati, soprattutto in questo periodo con la pandemia del Covid in atto, perché tutti cercano di avere notizie più approfondite, che solo un quotidiano può dare con tutti dettagli».

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A Jenne, circa mille metri di altitudine, in pieno Parco Regionale, i giornali rischiavano di restare solo un ricordo e a rimetterci di più sarebbero stati gli anziani, affezionati alla carta stampata. «Purtroppo il distributore di zona – dice Silvio, titolare della vecchia edicola – ha smesso di portare i giornali perché il costo per arrivare a Jenne è troppo alto e non gli conveniva economicamente. Abbiamo cercato in tutti i modi di ripristinare il servizio ma non c’è stato nulla da fare. Tutto ormai ruota intorno al Dio denaro. Così, però, si privano le persone che ancora presidiano i paesi di montagna dal diritto all’informazione, dalla carta stampata, che è sicuramente migliore dei vari social e di tanti altri canali». Il signor Armeni in pratica ha “salvato” i nonni del paese.

«Il giorno prima ricevo le prenotazioni dei quotidiani – racconta Rita Molinari, titolare del bar – e le trasmetto all’edicola di Subiaco. Daniele, il giorno dopo, alle 7 di mattina, venendo da Roma, li prende dal giornalaio e li porta qui. In genere ne arrivano una decina. D’estate, con tanti vacanzieri, il numero chiaramente è più alto». La storia va avanti da diversi mesi con i cittadini jennesi che non si sentono esclusi dall’informazione. «Inizialmente – dice Daniele – portavo il quotidiano solo a mio padre che vive in paese ed è abituato a leggere tutte le mattine. Poi ho capito che anche ad altri anziani sarebbe piaciuto leggere il loro giornale sulle panchine del giardino e d’accordo con il bar di Rita li porto per tutti quelli che ne fanno richiesta. Quelle rare volte che non posso farlo c’è comunque un altra persona che va a prenderli per loro».

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