Roma, guida pericolosa, è record di multe: oltre tremila al giorno

Roma, guida pericolosa, è record di multe: oltre tremila al giorno
di Francesco Pacifico
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Lunedì 11 Novembre 2019, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 14:17

Novecentomila violazioni del codice della strada rilevate a Roma nei primi 10 mesi dell’anno. Tremila al giorno. Ma soprattutto il 30 per cento in più - tra soste vietate, assicurazioni scadute e revisioni non effettuate - rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2018. Un record. Chiaramente negativo. Questo il bilancio da gennaio all’inizio di novembre dell’attività della polizia locale capitolina. E di fronte a questi numeri il Comandante Antonio Di Maggio non fa fatica ad ammettere che «se è vero che sono aumentati i controlli e la nostra presenza in città è più capillare come ci ha chiesto l’amministrazione, è ancora più vero che cresce l’inciviltà dei cittadini. Con pezzi della popolazione sempre più insensibile, egoista e violenta: per esempio nei confronti di noi vigili che facciamo soltanto il nostro lavoro».

Entrando di più nel merito delle sanzioni, soltanto 133mila (il 23 per cento in più rispetto all’anno scorso) sono state comminate per divieto di fermata. L’altro grande classico delle violazioni al codice (il divieto di sosta) si ferma a quota 30mila, comunque in salita di 5mila casi. Ma il record della crescita (+43 per cento) si segna sul fronte di parcheggia la propria vettura negli spazi destinati alle fermate degli autobus. Male altri cult dell’inciviltà automobilistica: schizzano del 32 per cento le soste sulle isole spartitraffico ((18.286), del 26 quelle agli incroci (71.077 nel 2019), del 24 quelle davanti ai cassonetti (46.830), del 19 quelle sulle strisce pedonali (74.825), del 18 quelle sui marciapiedi (48.924) e del 15 per cento quelle nelle aree dove possono fermarsi soltanto i disabili (6.761). Si mantengono alte le contravvenzioni per i parcheggi in doppia fila (55.110 e in salita del 3 per cento) e all’interno delle aree pedonali (7.079 con un più 5). 



CON IL CELLULARE
In controtendenza - diminuiscono o sono stabili - comportamenti molto esecrabili come il posteggio davanti ai passaggio pedonale (sono 2.541 i casi), al transito per gli invalidi (475) o nella corsia destinata ai mezzi pubblici (586). Contemporaneamente crescono di oltre il 20 per cento sia i romani che guidano parlando al cellulare (17.300) sia le rimozioni di auto in divieto di sosta: 20mila quelle portate via dai carri attrezzi dall’inizio dell’anno, un quarto delle quali nel centro storico.

Tutte queste contravvenzioni in più - come detto cresciute del 30 per cento - potrebbero a fine anno far incassare a Roma Capitale qualcosa come 450 milioni di euro, una cifra pari a quasi un decimo del bilancio complessivo del Campidoglio. Ma sarà difficile arrivare a un terzo della somma, visto che quasi il 70 per cento dei romani non versa quanto dovuto anche per un sistema di riscossione che fa acqua da tutte le parti. La Giunta Raggi, nel passaggio da Equitalia a un meccanismo interno, ha approvato lo scorso settembre un regolamento ad hoc, ma la conclusione di questo processo comporterà almeno altri tre anni di lavoro.
Da notare che la metà delle violazioni al codice della strada è stata riscontrata con strumentazioni tecnologicamente più evolute, con la cosiddetta modalità street control: autovelox e scanner installati direttamente sulle auto o moti dei vigili. In quest’ottica, nel nuovo piano operativo, il corpo della polizia municipale ha raddoppiato i posti di blocco nei quindici municipi, che fino a qualche tempo fa erano settimanali, con circa 6 o 7 pattuglie per ogni turno. A rotazione in ogni zona, e nelle arterie principali, viene collocata una cosiddetta car control che contemporaneamente valuta con un sensore il pagamento dell’assicurazione o la revisione, e devia verso una parte della carreggiata le vetture da fermare. Sempre nel nuovo piano sono salite a 180 le pattuglie che controllano gli incroci pericolosi e sono raddoppiate le squadre di motociclisti che sanzionano gli automobilisti che guidano usando il telefonino.
 

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