Movida selvaggia a Roma, il Viminale promette cinquecento vigili in più per i controlli

I vigili urbani in una piazza piena di gente
di Francesco Pacifico
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Mercoledì 10 Giugno 2020, 10:02

«Servono più agenti della Polizia municipale a Roma». «Stiamo lavorando sulla questione e presto l’affronteremo». Botta e risposta ieri tra Virginia Raggi e Luciana Lamorgese, durante il vertice in video conferenza tra il ministro dell’Interno e i sindaci delle città metropolitane. Le scene della movida selvaggia nello scorso weekend della Capitale ha soltanto accelerato, se non acuito, il problema. Il Campidoglio da tempo chiede al governo più vigili, visto che il Corpo - in proporzione agli abitanti della Città eterna - ha un deficit di persone di oltre 2mila unità. E così la sindaca è tornata alla carica con il governo: ne vuole almeno 500, da aggiungere agli 800 che Palazzo Senatorio si appresta nel triennio con il prossimo concorsone, per il quale il bando sarà presentato prima dell’estate. 
Al Viminale il dossier è in mano al sottosegretario Achille Vairati, che come già fatto per il Comune di Napoli, si appresta a sottoporre il dossier alla Conferenza Stato-Città per chiudere un accordo. I tempi non saranno lunghi, ma neppure brevi. Anche perché vanno trovati i fondi necessari per pagare i futuri stipendi e per organizzare la selezione: servono oltre 10 milioni al netto dei risparmi che si avranno in futuro con le uscite dei pensionandi. Resta ancora da capire come finanziare l’operazione. Al riguardo due le ipotesi: istituendo un fondo apposito al Viminale oppure permettendo a Roma di avviare la pratica utilizzando risorse del suo bilancio, oggi accantonate per i contenziosi legali oppure per coprire tributi e tasse non versati dai cittadini. Al Campidoglio aspettano quindi un passo dal ministero, ma intanto incassano un importante via libera politico che Raggi attendeva da anni.

Roma, risse, tuffi nelle fontane e bolgia: le notti insonni dei quartieri

Nell’incontro di ieri tra Lamorgese e i sindaci si è discusso di movida, di fondi ai Comuni o dei rischi che anche, nella Fase 2, i governatori possano con le loro ordinanze ledere i poteri e gli spazi di manovra dei primi cittadini. Al dibattito, la sindaca capitolina - che ha parlato dopo i suoi colleghi - ha fatto un veloce accenno alla movida selvaggia, ma soprattutto ha aggiunto due temi non distanti: i costi che la città eterna deve sostenere per le manifestazioni soprattutto quando degenerano in violenze come sabato scorso al Circo Massimo (soltanto di transenne il Campidoglio spende 93mila euro all’anno, per non parlare di quanto si sborsa per ripulire, fare le manutenzioni e riconoscere gli straordinari ai vigili) e della necessità di aumentare il numero di uomini della Municipale. Anche perché Roma, in proporzione alla sua popolazione, ha 2mila agenti in meno rispetto al dovuto.
I ragazzi che nello scorso weekend ballavano sulle macchine a Ponte Milvio, le risse a Trastevere o al quartiere Trieste, gli assembramenti un po’ ovunque in città hanno imbarazzato non poco il Campidoglio. Già domenica sera la sindaca - contraria a un’ordinanza per anticipare la vendita d’asporto dell’alcool o la chiusura dei locali - aveva chiesto alla polizia municipale di rafforzare i controlli a Trastevere, San Lorenzo, Piazza Bologna e Ponte Milvio e al Centro storico. Soprattutto avrebbe richiamato gli uomini del Comandante Antonio Di Maggio a fare applicare con maggior vigore le regole esistenti, come il divieto di vendita e consumo di alcool in vetro dopo le 22 e quello a non “bivaccare” all’aperto dopo le 23 nei pressi dei monumenti storici.

Ma a Palazzo Senatorio sanno che la soluzione al problema passa per due strade: più vigili in servizio per Roma Capitale e più uomini, compresi quelli delle forze dell’ordine, in strada. Ma su questa questione l’ultima parola, al momento, spetta alla Prefettura, in attesa che la titolare del Viminale presenti - come ha promesso ieri - un piano per contenere la movida selvaggia coinvolgendo di più nei controlli polizia e carabinieri.

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