Roma, l'anno nero degli incidenti stradali: 219 morti e 22mila feriti. L'Onvos: «Prelievi del sangue per chi guida»

Roma, l'anno nero degli incidenti stradali: 219 morti e 22mila feriti. L'Onvos: «Prelievi del sangue per chi guida»
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Mercoledì 9 Gennaio 2019, 13:52
“La Capitale registra dati, relativi all’omicidio stradale e alle lesioni stradali, da bollettino di guerra. Pensiamo che nel 2017 gli incidenti sono stati 16.208, in questi hanno perso la vita 219 persone e 21.673 sono stati i feriti. Roma copre, in tema di vittime della strada, i 2/3 di tutto il Lazio, nella cui Regione si sono registrate 356 vittime, sempre nel 2017». Lo dichiara l'avvocato Piergiorgio Assumma presidente dell’Osservatorio Nazionale per la tutela delle vittime di omicidio stradale, tra i massimi esperti del settore.

In tema di costi sociali nazionali il fenomeno dell’omicidio stradale e delle lesioni, ha una portata di 17 miliardi di euro, il Lazio ha un’incidenza del 10.9%. Sempre in tema regionale, dal 2010 al 2017 si è passati a quasi due vittime ogni 100 incidenti.

Solo negli ultimi giorni si sono registrati altri due episodi gravissimi, nella Capitale. Sulla Casilina, nel comune di Monte Compatri, un 49 sotto effetto di sostanze stupefacenti ha ucciso una donna scontrandosi con la sua autovettura, dopo aver perso il controllo. Un clochard è stato invece travolto all’altezza di Corso d’Italia in pieno centro, mentre passeggiava con il suo cane, che è rimasto a vegliare su di lui.


«La legge sull’omicidio stradale - continua Assumma - pur essendo ben strutturata su alcuni punti (si pensi che nel caso del clochard adesso è prevista un’aggravante per chi si da alla fuga, dopo aver provocato un omicidio stradale, che comporta un aumento di pena da 1/3 a 2/3 e comunque, con pena non inferiore a 5 anni) su altri punti deve essere calibrata in maniera più specifica. Nel caso del 49 enne sotto effetto di sostanze stupefacenti mancano i prelievi ematici coattivi, che rappresenterebbero la prova madre, per contestare lo stato di alterazione.

A oggi sono possibili solo i c.d. Precursori (alcool test e drug test). Per questo abbiamo presentato come Onvos (Osservatorio nazionale vittime omicidi stradali) la proposta di riforma di legge in tema di prelievi coattivi del sangue, portando avanti anche la proposta di legge che introduca l’aggravante di chi ha provocato un omicidio stradale o lesioni stradali gravi o gravissime, mentre usava il cellulare alla guida.

Il fenomeno deve essere combattuto con una legge più mirata, ma anche con una educazione stradale che deve essere insegnata nelle scuole e nelle autoscuole con moduli specifici, secondo lo schema attuato in molti paesi tra cui gli Stati Uniti.
Nel modello educare per prevenire
».
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