Contestualmente, gli investigatori stanno eseguendo un sequestro preventivo di beni, riguardante due esercizi commerciali del valore stimato di circa 400 mila euro, utilizzati come basi logistiche dall’organizzazione criminale dei Gambacurta e luoghi in cui nascondere la droga e prendere contatti con i clienti da inviare agli spacciatori del gruppo. L’operazione è tuttora in corso a conclusione dell’indagine “Malavita 2018” che costituisce l’ultimo filone dell’indagine «Hampa 2012», condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri che, nel giugno 2018, ha portato all’esecuzione di 58 ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata ad una serie indeterminata di delitti aggravati dalle modalità mafiose (art. 7 L. 203/91), in particolare usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche ed imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalla transnazionalità. Il sodalizio in questione, dominante nel quartiere capitolino di Montespaccato, risultava essere contraddistinto dal medesimo assetto verticistico dei fratelli Franco e Roberto Gambacurta.
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