Roma, monopattini verso la stretta: off limits le piazze di pregio

Roma, monopattini verso la stretta: off limits le piazze di pregio
di Francesco Pacifico
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Domenica 25 Ottobre 2020, 01:31 - Ultimo aggiornamento: 15:04

Troppo caos sulle strade. Troppi incidenti e lamentale. E soprattutto troppi mezzi in circolazione nel Centro di Roma. Dopo aver lanciato la “mobilità dolce” per ridurre inquinamento e assembramenti, Virginia Raggi fa dietrofront sui monopattini e prova a porre un freno al trambusto nel cuore di Roma. La prossima settimana sarà approvata una determina di giunta per avviare una stretta: in primo luogo, divieto di parcheggio nelle piazze storiche, davanti ai monumenti e sui marciapiedi. E per farlo il Comune ha chiesto alle sei compagnie che gestiscono il servizio in sharing (Bird, Dott, Helbiz, Keri, Lime e Wind) di creare una piattaforma digitale per monitorare i tragitti e “colpire” i trasgressori. Soprattutto - in una città dove già girano 15mila velocipedi - il Campidoglio vorrebbe ridurre i veicoli disponibili almeno del 10 per cento.

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LE PROTESTE

Queste le decisioni della sindaca, che dopo essere stata oggetto di critiche dei residenti e dei commercianti, ha voluto un cambio di registro e ha iniziato a prendere in considerazione i suggerimenti arrivati dai più fronti.

E quanto si accinge a fare il Campidoglio, per esempio, segue la linea delle proposte lanciate la scorsa settimana dal “Messaggero”: app per la geolocalizzazione, parcheggi riservati con sensori, indicazione precisa delle aree in cui i monopattini possono circolare.

Come detto, a Roma la “sperimentazione” sul fronte dei monopattini non è partita sotto i migliori auspici: troppi mezzi in circolazione senza le limitazioni decise in altre Capitali, incidenti gravi tra passanti investiti e rider caduti per i sampietrini, parcheggi selvaggi anche sulle rampe per i disabili. Ma anche casi di “funamboli” scoperti a fare gimkane tra gli scambi dei tram e corse persino sull’A24, sul tronchetto Roma-L’Aquila. 
Nella Capitale girano 15mila monopattini, per lo più concentrati tra il Tridente, il Colosseo, l’area di Campo dei Fiori e Trastevere. Numeri ufficiali non ce sono, ma dai gestori si parla di circa 600mila noli al mese, tratte brevi (in media 2 chilometri) per l’80 per cento effettuate dopo il tramonto. A riprova che questo non è ancora, come vorrebbero i sindaci, lo strumento alternativo all’auto e a bus per percorrere l’ultimo miglio tra casa e stazione della metro o da questa all’ufficio.

Di fronte a tutto questo Virginia Raggi ha deciso la stretta. In primo luogo, sarà vietato parcheggiare i monopattini nelle piazze storiche (come piazza Trilussa, piazza di Spagna o Campo de’ Fiori), davanti ai monumenti e sui marciapiedi. Verranno costituiti appositi stalli nelle vie limitrofe, anche per motivi di degrado. Ma per verificare che si rispettino le regole, Campidoglio e gestori stanno costituendo una piattaforma geofency per controllare le corse e intervenire in corso d’opera: chi abbandona il mezzo in un’area interdetta, oltre a pagare la multa, si vedrà addebitare il servizio fino a quando non lo lascerà in un posto giusto. Dalla giunta sarebbe arrivato anche l’input di ridurre il numero dei veicoli in circolazione almeno di un 10 per cento. Ipotesi - hanno spiegato i legali del Comune - difficile da realizzare, perché la determina con le linee guida sullo sharing prevede la concessione per 16mila monopattini. Quel che è certo è che difficilmente Palazzo Senatorio darà il via libera agli altri mille mezzi ancora da autorizzare. Intanto, dall’assessorato ai Trasporti, sarebbe stato chiesto ai vigili di intensificare le verifiche e le contravvenzioni.
 

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