Casco obbligatorio, consolari vietate, stop alla sosta selvaggia, almeno in Centro storico a Roma, dove i monopattini si potranno parcheggiare soltanto negli stalli riservati. Il Campidoglio prepara un regolamento per i bicicli elettrici che, a 18 mesi dal debutto sulle strade dell’Urbe, continuano a moltiplicarsi, oggi sono oltre 16mila, e soprattutto per l’eccessiva libertà di manovra di certi utenti, e una buona dose di inciviltà, stanno diventando un problema. Serve una stretta. Arriverà in tempi brevi, anche sulla scia dell’ultimo incidente mortale, due notti fa sulla Colombo, quando un 48enne della Garbatella è morto, colpito in pieno da un’automobile che, secondo i primi testimoni sentiti dai vigili, passava col verde.
Il caso ha voluto che poche ore prima dello schianto, l’argomento fosse all’ordine dei lavori dell’Assemblea capitolina.
MONOPATTINI, ZONE VIETATE
Insomma, è questione di tempo. Entro tre mesi, per montare sulle pedane-eco sarà necessario allacciare il casco, come ha già deciso di fare a Firenze il sindaco Nardella. Ieri, primo giorno dell’ordinanza, sono state staccate le prime multe, non tante, una decina. A Roma, oltre al dispositivo di protezione, si pensa a una riforma più articolata. Per esempio col divieto di transito sulle strade di grande scorrimento: la Colombo, ovviamente, dov’è avvenuto l’incidente dell’altra notte. Ma anche la Pontina, la Tuscolana, la Tiburtina, l’Aurelia, la Portuense. Per mettere in atto il divieto, le opzioni sono due. La prima, vecchia scuola, è il blocchetto dei vigili urbani: se le pattuglie sorprendono qualcuno a sfrecciare sulle grandi strade, compilano il verbale. Ma potrebbe esserci un’alternativa tecnologica, decisamente meno dispendiosa dal punto di vista del personale da impiegare nei controlli: i colossi dello sharing potrebbero modificare i monopattini, per fare in modo che in certe zone, rallentino fino a fermarsi.
I numeri degli incidenti del resto impressionano: 15 al mese, vale a dire 176 dal maggio del 2020, quando Raggi ha firmato i primi contratti con le ditte del settore, a giugno 2021, secondo un report della Municipale. Che solo in Centro storico ha staccato oltre 800 multe. Gli illeciti più diffusi, in base alle regole già in vigore oggi: il trasporto non consentito del passeggero (insomma, a bordo erano in due), parcheggi nelle aree già oggi vietate e mancato uso del casco, che è obbligatorio per i minorenni.
Eugenio Patané, l’assessore alla Mobilità di Gualtieri, è convinto che «per i monopattini vada rivisto il sistema complessivo. Parliamoci chiaro: è finita la “fase 1”, quella necessaria a far capire ai romani che sui trasporti c’è bisogno di un cambio comportamentale e che lo sharing è una risorsa e un’alternativa all’auto privata. Ma ora c’è bisogno di una regolamentazione, il monopattino dev’essere il mezzo dell’ultimo miglio, non per avventurarsi per chilometri sulle grandi strade. Lavoreremo per definire nuovi criteri di sicurezza e nuove norme in tempi rapidi».
Anche la politica nazionale è in pressing. Patrizia Prestipino, deputata del Pd, è intervenuta ieri. Raccontando di avere assistito alla scena dell’incidente della Colombo. «Terribile - ha scritto - Però mi chiedo se sia possibile che si possa transitare in monopattino, in sostanza nudi, senza alcuna protezione, su una strada ad alto scorrimento come la Colombo. Là dove non arriva il buon senso, deve arrivare però la legge. Che non sempre arriva…». Ora però il Campidoglio si è messo in moto.