Roma, molesta una ragazza e sfregia gli amici con un coccio di bottiglia, arrestato 24enne colombiano

Roma, molesta una ragazza e sfregia gli amici con un coccio di bottiglia, arrestato 24enne colombiano
di Marco De Risi
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Giovedì 6 Agosto 2020, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 12:38

Un'aggressione feroce che è costata la perdita della vista ad un occhio a una delle vittime. Un giovane si è procurato un coccio di bottiglia ed in modo repentino si è scagliato contro un ragazzo colpendolo più volte: al petto, al braccio, ad una gamba ma anche all'altezza dell'occhio in modo talmente violento da poterlo uccidere. Il vetro per questioni di millimetri non ha raggiunto il cervello. Il grave ferimento si è consumato il 12 luglio scorso, durante la notte, a piazza Cantù, all'Appio.
 

LA RICOSTRUZIONE

I feriti sono due: un ragazzo colombiano di 27 anni, quello più grave ed un connazionale di 37 anche lui colpito al petto e alle braccia. L'aggressore è riuscito a fuggire. Sono stati gli agenti del commissariato Appio Nuovo, diretto da Pamela De Giorgi, a ricostruire l'accaduto e ad assicurare alla giustizia l'aggressore, anche lui colombiano di 24 anni che ora deve rispondere dell'accusa di tentato omicidio. L'accusa, molto pesante, si è concretizzata ascoltando il parere dei medici. I colpi di bottiglia sono stati inferti con una tale violenza da raffigurare proprio il reato di tentato omicidio. Soprattutto il fendente all'occhio è di una tale profondità che solo per questione di millimetri non ha raggiunto il cervello. Arrivare al colpevole non è stato facile. Una storia complessa, ricostruita dalla polizia, quella dove matura il tentato omicidio. È sera, una comitiva di ragazzi colombiani ha appena finito di mangiare in zona Appio. Sono forse un po' alticci. Si avvicina un altro ragazzo, anche lui colombiano, 24enne, che inizia a molestare una ragazza. Il giovane ha perso completamente i freni inibitori.

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Dopo avere molestato la ragazza addirittura inizia a picchiarla. Ecco che intervengono gli amici della giovane. Il loro intervento è risolutorio. Spingono via il molestatore. Intanto qualcuno ha chiamato le forze dell'ordine credendo che si tratti di una rissa. Intervengono un'ambulanza ed una Volante della polizia. L'aggressore è riuscito a fuggire. Tutto sembra finito ed i mezzi delle forze dell'ordine si allontanano. La ragazza con il fidanzato (poi ferito gravemente) si mettono su una panchina con altri amici. Si stanno curando qualche ferita. Proprio in questa situazione il molestatore si fa vivo in modo feroce. Tenendo un coccio di bottiglia in mano non proferisce parola. Si fa vivo quando ormai è già pronto per colpire. La ragazza si nasconde dietro la panchina. Invece il suo ragazzo non fa in tempo ad accennare una reazione. È ancora seduto sulla panchina, quando il violento gli si scaglia addosso ed inizia a colpirlo con il coccio di vetro. Tanti i colpi che feriscono il giovane. Un fendente lo centra al petto, poi anche alle braccia che lui muove per parare i colpi. Alla fine c'è quello letale. La bottigliata centra il ragazzo all'occhio destro. Un connazionale, l'uomo di 37 anni, cerca di andare in aiuto della vittima ma anche lui viene colpito alle braccia, alle gambe ed al torace. L'aggressore così come era venuto dal buio fugge nell'oscurità.
 

LE TELECAMERE

Arrivano le ambulanze che soccorrono i feriti al San Giovanni. Per il più giovane c'è il trasferimento all'Oftalmico dove i medici capiscono che la situazione è disastrosa. L'occhio sembra definitivamente compromesso. Gli agenti estrapolano alcuni fotogrammi dalle telecamere della zona. Poi, individuano un ragazzo che si è fatto refertare in un ospedale per alcune lievi ferite da taglio. È lui l'aggressore. Con un'ordinanza firmata dal Gip il giovane viene preso e portato in carcere.
 
 

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