Metro Roma, «chiusure anti-assembramenti». Stretta per Spagna e Flaminio

Roma-Lido, da gennaio si passa da 2 a 6 treni per tagliare le attese record

Metro Roma, «chiusure anti-assembramenti». Stretta per Spagna e Flaminio
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 00:03

Atac è pronta a chiudere le metro in caso di ressa. La richiesta arriva dalla Prefettura. Il Campidoglio ha appena varato il piano Natale, con un potenziamento delle corse nelle zone dello shopping (dove Gualtieri ha imposto l’obbligo di mascherina), ma durante l’ultimo Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, presieduto dal prefetto, è stato chiesto alla municipalizzata di valutare la possibilità di interdire le fermate del Tridente, in caso di assembramenti incontrollati. Nel corso della riunione sono state indicate le stazioni di piazza di Spagna e di Flaminio, entrambe sulla linea A. Entrambe tappe fisse per chi si incammina verso le strade delle grandi griffe, da via del Corso a via Condotti. La strategia è ancora allo studio, sarà definita nel prossimo vertice a Palazzo Valentini.

Già oggi in queste due fermate c’è un presidio fisso della security aziendale e i vigilantes lavorano insieme a un funzionario della pubblica sicurezza nei giorni critici.

Ma dato che i contagi continuano a salire - ieri è stato sfondato il muro dei 2.500 positivi in 24 ore - e il Lazio rischia la zona gialla a ridosso di Capodanno, proprio sulla scia delle feste, la Prefettura è pronta a varare un’ulteriore stretta. A disporre la chiusura delle stazioni della metropolitana, così è stato detto durante l’ultima riunione, sarebbe il questore. La società del Campidoglio dovrebbe mettere in pratica l’ordinanza, sbarrando i cancelli. Resta da capire se il Comune dovrà rimodulare la sua strategia. Fino al 9 gennaio, Gualtieri ha deciso di chiudere la Ztl anche il sabato, la domenica e in tutti i festivi infrasettimanali. Bilanciando la mossa col rafforzamento dei mezzi pubblici. Un potenziamento che verrebbe indebolito se due delle metro più affollate finissero fuori gioco.

SOS CORSE

I trasporti, insieme ai rifiuti, sono il dossier caldo sulla scrivania del sindaco. Ieri l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, ha incontrato in un vertice informale i rappresentanti del Ministero dei Trasporti. Per sminare la grana delle revisioni dei treni della metro A. I vecchi collaudi scadono la notte di San Silvestro. Dal 1 gennaio, senza una proroga, il Campidoglio sarebbe costretto a bloccare le corse su tutta la linea arancione. Un disastro. Per completare le revisioni servono 5 mesi a treno. Per questo il Comune ha chiesto al governo di concedere all’Atac almeno 10 mesi in più.

I pendolari non corrono rischi: una perizia firmata da Andrea Bracciali, professore del dipartimento di Ingegneria Industriale dell’università di Firenze, spiega che le possibilità che si registrino problemi di sicurezza sono meno dello «0,05%». Dopo l’incontro di ieri, il Campidoglio confida di strappare la proroga. Per evitare di replicare quanto è successo con la Roma-Lido, che oggi viaggia con appena 2 treni sull’intera tratta, anche se da gennaio il numero dei convogli salirà a 6. Nel frattempo, ritardi record. Per la metro A, viaggiare al ritmo di una corsa ogni mezz’ora, con un pugno di treni disponibili, sarebbe impensabile. Il Comune dovrebbe chiudere tutto. Non solo nelle vie dello shopping.

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