Riapre. Forse sì, forse no. Il 4, no, forse l’11 giugno. La certezza è una sola, che con Atac, certezze non ce ne sono. Nel caso specifico si parla della stazione della metro B1, Libia. Dopo Cornelia che sta 40 metri sotto il piano della strada, Libia, con 36 metri, è la seconda stazione per profondità della rete metropolitana di Roma ed è servita da 26 scale mobili che superano dislivelli da 4,83 metri, fino a 5 metri e 64.
Il tweet
Il 25 maggio scorso, all’alba, è arrivato il solito tweet di @infoatac, l’account ufficiale con cui l’azienda aggiorna in tempo reale i passeggeri. Alle 5.29 di quella mattina Atac parlò di «guasto tecnico» con la stazione che conseguentemente sarebbe rimasta chiusa al servizio viaggiatori.
Le spiegazioni
Alla richiesta di chiarimenti, l’azienda ha risposto: «Sugli impianti della stazione Libia sono in corso le revisioni decennali alla presenza degli enti di controllo. È stato già eseguito il collaudo di 8 impianti per i quali Atac è in attesa dei documenti autorizzativi. I restanti impianti sono già revisionati in attesa di collaudo. La riapertura ha richiesto più tempo del previsto, come è stato comunicato, per il protrarsi della programmazione nei sopralluoghi con gli enti esterni preposti al controllo. Si prevede che ciò ritardi la riapertura di circa una settimana, quindi per l’11 giugno».
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I dubbi
Resta il dubbio sui motivi per i quali il 25 maggio si era parlato invece di «guasto tecnico» salvo poi cambiare versione. Una questione fondata anche sui precedenti. Quando Atac, infatti, ha dovuto fare le revisioni in altre stazioni, le chiusure sono state annunciate e programmate. Qui, tuttavia, si è improvvisato.
Consultando poi il fascicolo delle scale mobili di stazione, viene fuori che, come detto, sono 26 gli impianti in servizio. Ogni impianto - scala mobile, ascensore o monta scale che sia - deve essere sottoposto per legge a una serie di revisioni che ne dovrebbero criticare il buono stato di funzionamento: la prima si fa a 10 anni di vita dall’iniziale «nulla osta tecnico», il “Not”, che consente di metterla in funzione. La seconda, poi, è programmata dopo 20 anni dal Not ma con una revisione generale e approfondita. Infine, 30 anni dopo il rilascio del Not, l’impianto deve essere smontato e sostituito. Ora, stando ai documenti Atac, a Libia la revisione decennale è scaduta il 24 maggio per 4 scale; per 14 il 25. Ancora, per una il 31 maggio e per un’altra il 1 giugno. Per le ultime cinque la scadenza è fissata per oggi. A tal proposito si è sollecitata Atac a fornire gli estremi della gara d’appalto che, senza dubbio, considerando la scadenza annunciata da 10 anni, l’Azienda deve aver fatto. Si è inoltre chiesto - consegnando l’elenco dei numeri di matricola di tutte le scale mobili - di sapere su quali scale si sta intervenendo e in cosa consista l’intervento. Tutte domande rimaste senza risposta.