Meduse a Santa Marinella, bagnanti in fuga. «I bambini escono piangendo dall'acqua»

Allerta in spiaggia per la presenza di animali planctonici: «Un’invasione»

Meduse a Santa Marinella, è allarme. Bagnanti in fuga. «Quel veleno provoca dolore»
di Monica Martini
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Giovedì 28 Luglio 2022, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 11:30

Invasione di meduse a Santa Marinella. Bagnanti sempre più impauriti, in fuga dalle spiagge e che da giorni ormai, nonostante la canicola, rinunciano ai refrigeranti tuffi in mare. Ormai i turisti, grandi e piccini, hanno il terrore di essere sfiorati dai sottili filamenti di questa specie ittica. capaci di secernere un veleno molto urticante. «I bambini escono piangendo, disperati dall'acqua, e non riusciamo a calmarli», racconta una delle tante mamme che frequentano i lidi della Passeggiata a Mare di Santa Marinella, una delle zone dove si registra una più alta proliferazione di meduse. I fondali sabbiosi e le acque marine, che in queste ultime settimane hanno raggiunto temperature particolarmente elevate, hanno creato un habitat naturale per una particolare specie di meduse. Si tratta, come riferito da alcuni esperti, di Pelagia nocticula, una varietà di meduse dal colorito rossastro, e dai lunghi tentacoli che ,in caso di contatto con la pelle, creano le tipiche bolle simili a delle ustioni. «Sono giorni che dopo essere stato sfiorato da una medusa provo dolore» .- Racconta un villeggiante romano, mentre mostra la sua gamba ricoperta di vesciche. Ma c'è anche chi è finito alla Guardia Medica turistica.

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Le reazioni
«Sono stati gentili - afferma una nonna che era stata presa dal panico - è bastato stendere sulle gambe di nostro nipote una pomata specifica acquistata in farmacia».

E mentre sotto gli ombrelloni, ma anche nei bar e nei negozi di Santa Marinella, ormai, non si parla d'altro, si scopre che l'emergenza meduse, vero tormentone dell'estate post Covid, ha diviso in due l'opinione pubblica. Da un lato i nemici giurati di queste specie ittiche e, dall'altro gli animalisti convinti di dover intraprendere una crociata contro gli sterminatori seriali di questi abitanti del mare. Ed ecco spuntare l'inedita figura del bagnante giustizialista, che armato di retino e secchiello, passeggia sulla battigia per dare la caccia alle meduse nell'intento di ripulire gli specchi acquei più infestati. Il vero rischio però è di imbattersi in qualche integerrimo amante dalla natura, che ritiene l'uccisione di una medusa un reato. Ma la cattura di questi esemplari non è punibile, poiché non si tratta di specie protette, come ha specificato ieri la Capitaneria di Porto che, in questi ultimi giorni, riceve numerosissime telefonate in cui segnala la presenza di meduse. Non tutte le spiagge del litorale, però, stranamente, sono interessate in ugual misura da questo fenomeno.

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Le zone

Meno colpite le coste di Santa Severa, dove gli avvistamenti sono molto sporadici. I gestori delle spiagge sono stati invitati dalla Guardia Costiera a limitarsi ad allontanare le meduse dalla riva, e dalle aree destinate alla balneazione, senza ucciderle. In ogni caso, la presenza di questi esemplari conferma che le acque del mare sono pulite. Presto, rassicurano i bagnini più anziani, cambieranno le correnti e dopo la mareggiata in atto da ieri, anche le meduse spariranno o migreranno verso sud.

 

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