Medici no vax, faro dell’Ordine di Roma: 600 sotto inchiesta. «Li sospenderemo»

L’indagine dopo le denunce dei pazienti. Magi: sono sfuggiti alle verifiche delle Asl

Faro sui medici no vax, 600 sotto inchiesta: «Li sospenderemo»
di Camilla Mozzetti
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Martedì 7 Dicembre 2021, 23:07 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 14:24

Il sospetto è che la maglia delle verifiche compiute dalle Asl non sia stata così stretta e che dunque, alcuni, siano scivolati via dai controlli, facendola letteralmente franca. Non si spiega altrimenti l’alto tasso di segnalazioni che l’Ordine dei medici di Roma ha ricevuto nelle ultime settimane su specialisti e camici bianchi ancora non vaccinati. Pazienti, semplici mutuati che hanno scritto o fatto arrivare all’Ordine segnalazioni del tipo: «Il mio medico non si è vaccinato e non intende farlo», «lo specialista dove sono stata rifiuta il richiamo in terza dose» che invece è stato reso obbligatorio dal governo. 

I NUMERI

E dunque l’elenco dei 50 medici finora sospesi a fronte dei controlli eseguiti nei mesi scorsi dalle Asl potrebbe essere molto più ampio.

In proporzione, tra il numero totale degli iscritti - 46 mila professionisti - e le segnalazioni arrivate, nel mirino dell’Ordine ci sono almeno 600 camici bianchi su cui dovranno essere svolti approfondimenti per capire davvero il loro stato vaccinale. A fotografare la situazione è il presidente dell’Ordine Antonio Magi: «La situazione è tutt’altro che serena, considerate le segnalazioni che abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere su colleghi che ancora non si sono vaccinati né hanno fatto il richiamo obbligatorio per legge. Si tratta di professionisti che operano sul territorio ma anche a livello ospedaliero nonché liberi professionisti». Ma com’è possibile? «Probabilmente qualcosa è sfuggito alle verifiche delle Asl». E le ripercussioni potrebbero essere tutt’altro che trascurabili per migliaia di pazienti e/o mutuati. Cosa si fa dunque? Semplice, la palla dei controlli passa adesso direttamente all’Ordine. 

LE NUOVE REGOLE

«Stando all’ultimo decreto legge 172 - spiega Magi - l’Ordine può controllare senza l’intermediazione delle Asl lo stato vaccinale dei propri iscritti, accedendo alla banca dati e di fronte ad accertate irregolarità si può procedere direttamente con il provvedimento. Contiamo di raggiungere dei risultati già entro il 15 dicembre». Bypassando così anche la lunga attesa che c’è stata nei mesi scorsi con le verifiche delle Aziende sanitarie locali, i report inviati all’Ordine e l’adozione dei provvedimenti di sospensione. «Naturalmente accertata la mancata vaccinazione - prosegue Magi - si daranno ai professionisti cinque giorni per mettersi in regola ma se questo non accadrà, si procederà con la sospensione (valida fino alla fine del prossimo aprile) e questo per tutelare anche i pazienti». C’è infatti da ricordare un aspetto: «È fondamentale che i medici si vaccinino - conclude il numero uno dell’Ordine - ed è importante che i colleghi comprendano questo messaggio altrimenti oltre a rischiare di vanificare gli sforzi fatti contro il Covid, i reparti e gli ambulatori potrebbero perdere personale prezioso a danno esclusivo dei cittadini».

IL RICHIAMO

Intanto le Asl per volere della Regione - e questo è l’altro volto della medaglia - hanno invitato 49 medici di famiglia, che hanno tra i loro assistiti un tasso di non vaccinati superiore al 30%, a procedere con un “re-call” anche per capire quali sono ad oggi i motivi che spingono ancora la resistenza.

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