Roma, maxi-rissa a Trastevere a colpi di bottiglie. Residenti e commercianti: «Qui non si vive più»

Roma, maxi-rissa a Trastevere a colpi di bottiglie. Residenti e commercianti: «Qui non si vive più»
di Stefania Piras
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Mercoledì 9 Ottobre 2019, 11:36

A due mesi dall’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello «qui a Trastevere non è cambiato nulla». Anzi. Quel microcosmo di spacciatori e mediatori di nulla alla Brugiatelli che anima le notti a suon di risse impastate di alcol e droga, tarocca e non, è persino peggiorato con l’ordinanza anti alcol che viene sistematicamente ignorata. Lunedì, a mezzanotte e mezza, è scoppiata l’ennesima rissa: erano in quindici davanti al kebab e alla bruschetteria in via San Francesco a Ripa, tra piazza San Calisto e la tabaccheria. Sono volate bottiglie e testate. Un giovane italiano, vestito con una tuta mimetica, è scappato via scalzo, con le scarpe in mano (quando lo hanno sollevato di peso per picchiarlo le ha perse).

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Un’abitante lo ha insultato dalla finestra e lui ha pure risposto, come se si conoscessero. Mezz’ora dopo essere riuscito a scampare al pestaggio, ha continuato a discutere con l’ amico con il quale era arrivato in via san Francesco. Erano in piazza Mastai: anche l’amico ha cercato di colpirlo. Una lite infinita sull’ennesima promessa, credito, favore millantato o non ancora riscosso. Solo un’ora dopo è arrivata la polizia che però ha trovato il deserto: rissa finita e il bivacco post bottigliate in testa quasi annoiato sul marciapiede con i soliti sballati con lo zaino o la bicicletta. È successo tutto a due passi da quell’angolo di via Cardinale Merry Del Val dove i due americani prima di commettere l’omicidio Cerciello, avevano cercato della cocaina e avevano preso in consegna lo zaino di Brugiatelli.

Proprio qui, tre settimane fa una residente è stata brutalmente aggredita da uno di questi spostati. La donna aveva avuto l’ardire di protestare contro le siringhe abbandonate in strada e un ragazzo che aveva preso le sue difese è stato picchiato, a lei hanno aizzato contro due cani. Risultato: è stata morsa alla caviglia, è fasciata, ancora sotto antibiotico, in profilassi antirabbica ed è barricata in casa. Ha denunciato per lesioni e minacce. Quando incontra quegli stessi ragazzi riceve promesse di «schiaffoni e botte perché tanto noi non abbiamo niente da perdere». In via Natale del Grande commercianti e residenti hanno presentato ieri mattina un esposto in questura. Qui c’è il ristorante Eggs che subisce con tavoli e dehors i bivacchi davanti al cinema America. «Fanno di tutto: orinano, si bucano, fanno i bisogni, si fanno la barba per strada. I loro cani mordono i clienti...», raccontano preoccupati. Ma chi sono? «Sbandati di ogni genere, tossicodipendenti e ubriachi», si legge nell’esposto dove si denuncia: «sporcizia, fetore, degrado e soprattutto tanta paura». «Sei giorni fa c’è stata un’altra rissa. Sono di sinistra ma vorrei vedere applicato davvero il decreto sicurezza: per chi bivacca c’è il foglio di via e se non lo rispettano possono portarli via. Qui non se ne può più», dice Simone che lavora da Peppo al Cosimato mentre prepara il locale per un ordinario martedì sera. E mentre lui finiva il turno del pranzo, ieri pomeriggio il ragazzo in mimetica coinvolto nella rissa, era di nuovo in giro, sempre lì, in via San Francesco, in mimetica a scroccare sigarette e incontrare quelli che sono ormai comparse dell’arredamento trasteverino degradato: ubriachi spalmati per terra e millantatori fissi.

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