All’appello per la maturità, in queste ultime ore, sono mancati circa 800 commissari d’esame. Positivi al Covid, non hanno potuto partecipare alle riunioni iniziate lunedì e oggi saranno assenti. E così sul ritorno alla normalità dell’esame di Stato incombe purtroppo, ancora una volta, l’ombra dei contagi. L’organizzazione delle prove deve quindi fare i conti con una continua ricerca di sostituzioni anche in corso d’opera. «Il problema infatti non riguarda solo l’avvio degli esami - spiega Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio e presidente di commissione in servizio - ma tutto il periodo compreso tra le prove scritte e la fine degli orali. Purtroppo quindi sarà così per tutto il mese d’esame. I certificati medici tra i commissari continueranno ad arrivare, come in qualunque periodo dell’anno senza contare l’aumento dei casi di questi ultimi giorni. Quindi abbiamo questa spada di Damocle con cui dover fare i conti».
I NUMERI
Nel Lazio, così come a Roma, i contagi si stanno diffondendo a macchia d’olio.
Due docenti mancavano infatti, a campione, al liceo Mamiani e altri due al Montale, così anche al Righi e al Giulio Cesare. Le sostituzioni possono avvenire anche con i docenti interni alla singola scuola, che inizialmente non hanno partecipato agli esami ma che potrebbero essere arruolati in corsa. Se poi a mancare è il presidente di commissione la situazione decisamente si complica: ci sono infatti anche casi anche di assenze tra i presidenti, come al liceo scientifico Newton dove di 4 commissioni una ieri è rimasta scoperta. L’Ufficio scolastico regionale deve sostituire i presidenti per far partire l’esame. Ma se le assenze dovessero proseguire così, fino a luglio, cosa accadrebbe? Si dovrà cercare i supplenti necessari ma se poi, a luglio, non si dovesse trovare personale disponibile, si rischia di dover accorpare le commissioni che sono già composte da due classi.
Maturità, dalla guerra al caro energia: il toto-tema
Quindi un solo presidente dovrebbe assistere agli esami di 4 classi diverse. In quel caso i calendari degli orali verrebbero rivisti, stravolti. Il presidente di commissione deve infatti essere sempre presente quindi i candidati delle 4 classi verrebbero interrogati non con due classi contemporaneamente ma una dopo l’altra. E si andrebbe avanti fino a fine mese. I ragazzi da valutare, infatti, non sono pochi: secondo i dati diffusi dal ministero dell’istruzione, i candidati alla maturità sono oltre 33080 nelle scuole statali, tra cui 749 privatisti, e 5295 nelle scuole paritarie tra cui 490 privatisti. E saranno tutti presenti quasi visto che la selezione per l’ammissione è stata pressoché nulla: nel Lazio, infatti, è arrivato all’esame il 96,7% degli studenti dell’ultimo anno. Oltre la media nazionale, al 96,2%.