Roma, maturità di pomeriggio, niente aria condizionata e bidelli elimina-code. Orali anche all'aperto

Maturità di pomeriggio, niente aria condizionata e bidelli elimina-code. Orali anche all'aperto
di Lorena Loiacono e Camilla Mozzetti
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Martedì 16 Giugno 2020, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 08:15

Non più di due aule a piano nei plessi più piccoli che possono arrivare a tre in quelli maggiormente ampi. Classi selezionate in base alla grandezza ma anche alla posizione: preferite quelle esposte a nord dove non batte la luce del sole perché in assenza di ventilatori e condizionatori (potenziali propagatori del virus) gli ambienti dovranno essere areati naturalmente ma si dovrà comunque contenere il caldo che inizia a farsi sentire. E poi ancora collaboratori scolastici trasformati in sentinelle e accompagnatori che attenderanno sull'uscio dei portoni i maturandi e li accompagneranno in classe per sostenere l'orale. In alcuni istituti - dal liceo Kant all'Orazio - proprio queste figure vigileranno di fronte alle classi assicurando che l'ingresso in aula, per il candidato e l'eventuale accompagnatore, avvenga soltanto dopo che il precedente studente abbia lasciato l'istituto e che banchi e sedie siano state sanificate. È ormai arrivata questa Maturità 2020 scandita dall'emergenza del Covid-19.

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I NUMERI
Domani circa 35 mila maturandi di Roma e provincia (il numero più alto di studenti di una delle 14 città metropolitane italiane) torneranno a scuola, scaglionati secondo il calendario redatto ieri dalle circa 550 commissioni che vedrà gli esami proseguire fino alla prima settimana di luglio. E, in alcuni casi, anche in orario pomeridiano. L'Ufficio scolastico regionale ha chiarito il numero di orali giornalieri: non potranno essere più di cinque. In alcuni casi le scuole hanno disposto i cosiddetti doppi turni: orali al mattino e al pomeriggio fino alle 17 con un impegno per singolo docente che non dovrà superare le cinque ore e che pertanto richiede l'alternanza delle commissioni stesse. Chi verifica al mattino, dunque, non lo farà nel pomeriggio e viceversa. Ieri le scuole - 220 le superiori solo nella Capitale - dopo cento giorni di chiusura hanno ufficialmente riaperto: convocate le commissioni, per le quali come denunciato dall'Associazione nazionale presidi, «mancano ancora presidenti e membri». È il caso del liceo Scientifico Kennedy, del Vivona e del Benedetto da Norcia mentre al liceo ebraico Primo Levi si è innescato un cortocircuito per i presidenti: uno si è presentato ma il suo incarico era stato revocato, l'altro nominato ha saltato l'appello. I dirigenti, i vicepresidi e i collaboratori con i vari responsabili della sicurezza stanno ultimando i preparativi. Ingressi scaglionati per l'entrata e l'uscita laddove possibile, oppure percorsi differenziati dalla segnaletica orizzontale per evitare i contatti. Dispenser di gel igienizzanti all'ingresso, lungo i corridoi, di fronte alle classi e in prossimità delle uscite. Ogni scuola ha dovuto fare i conti con le strutture, gli spazi, il personale.

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LE SCELTE
«Abbiamo scelto spiega Anna Messinese, preside liceo Ambrosoli - aule dotate di schermo interattivo o lavagna lim, così i ragazzi possono illustrare l'esame» mentre allo Scientifico Righi «Gli studenti che vorranno usare il computer - aggiunge la dirigente Monica Galloni - dovranno indossare i guanti mentre la tastiera sarà coperta dalla pellicola trasparente così come il mouse e cambiata di volta in volta». L'orale durerà un'ora e si partirà con la tesina su un argomento scelto dalla commissione in base all'indirizzo della scuola che i ragazzi hanno dovuto presentare entro il 13 giugno. Poi si passerà al commento di un testo di letteratura italiana, seguirà il collegamento interdisciplinare fino ad arrivare all'analisi del percorso di alternanza scuola-lavoro e chiudendo con dei quesiti su cittadinanza e Costituzione.

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I candidati dovranno indossare la mascherina e non dovrà essere loro misurata la temperatura anche se due scuole su tre nella Capitale hanno acquistato i termometri elettronici. Arriveranno all'orale con un solo accompagnatore ed entro quindici minuti dalla prova, mentre da decisione del Miur anticipata da molte scuole i famosi quadri con i risultati degli alunni non sono stati pubblicati agli ingressi degli istituti. «Gli studenti - spiega la preside dell'Orazio Maria Grazia Lancellotti - nel registro elettronico hanno potuto vedere solo gli ammessi e non i propri voti, che sono stati inviati singolarmente, né quelli dei compagni e questo per evitare problemi sul rispetto della privacy». Infine gli orali si svolgeranno anche all'aperto. È il caso dello Scientifico Kennedy ma anche dell'alberghiero Vespucci: banchi distanziati sempre due metri nei cortili o nei giardini per andare incontro alle necessità di studenti con patologie croniche o con allergie ai prodotti di sanificazione.
 

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