Massimo Bochicchio, i testimoni dell'incidente: «Moto all'improvviso verso destra». I vigili: nessun segno di frenata

L'avvocato: «Non si deve strumentalizzare la morte di una persona»

Massimo Bochicchio, i testimoni: «Moto all'improvviso verso destra». La polizia: nessun segno di frenata
4 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Giugno 2022, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 00:03

Il giallo sulla morte del broker  Massimo Bochicchio potrà essere sciolto dall'autopsia che la Procura di Roma  disporrà per cercare di fare chiarezza sulla dinamica dell' incidente  avvenuto ieri mattina su via Salaria, dove la Bmw con a bordo il 56enne ha preso fuoco dopo essere andata a sbattere contro il muro di cinta dell'aeroporto dell'Urbe. Bochicchio era al centro di una vicenda giudiziaria in quanto accusato di avere truffato vip e nomi noti dello sport per milioni di euro.

A piazzale Clodio, dopo l'arrivo di una prima informativa, è stato aperto un fascicolo di indagine: si procede per istigazione al suicidio, una fattispecie ipotizzata per potere svolgere una serie di accertamenti tra cui quelli sulla moto.

Gli uomini del Nucleo speciale della polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno, intanto, acquisito il tablet, cellulare, pc e documenti, tra cui una agenda, del broker. Obiettivo di chi indaga è verificare le comunicazioni, i contatti, che il manager ha avuto nelle ore e nei giorni precedenti alla tragica fine. ​

Massimo Bochicchio morto, ipotesi malore. Il corpo carbonizzato «riconosciuto dai brandelli di vestiti». Sospeso il processo

Le indagini

Sulla dinamica di quanto avvenuto sono a lavoro anche gli agenti della Polizia Municipale: al momento la pista più accreditata è quella del malore improvviso che ha causato la perdita del controllo del mezzo e il drammatico schianto. A confermarlo ci sarebbero almeno tre testimoni oculari che hanno assistito alle fasi dell'incidente. «La moto ad un tratto ha deviato verso destra proseguendo verso il muro», hanno sostanzialmente raccontato i testi agli inquirenti spiegando che la Bmw ha preso fuoco e Bochicchio è rimasto avvolto nelle fiamme. L'esame autoptico verrà affidato dopo il prelievo di Dna che si è reso necessario alla luce delle condizioni del corpo reso irriconoscibile dal rogo.

 

Il sequestro

Il broker, che si trovava agli arresti domiciliari ma a cui erano state concesse due ore di permesso al giorno per alcune patologie di cui era affetto, stava rientrando in città. Oggi i caschi bianchi hanno effettuato una serie di rilievi nella zona dell'incidente: sul manto stradale non è stata individuato alcun segno di frenata. Gli investigatori hanno, inoltre, chiesto all'aeroporto di analizzare gli impianti di videosorveglianza per verificare se una delle telecamere abbia ripreso le fasi dell'incidente.

Massimo Bochicchio, il cognato: «Non è un suicidio. Se avesse voluto uccidersi non l'avrebbe mai fatto così»

L'avvocato: evitare strumentalizzazioni 

«È opportuno fugare ogni dubbio e credo che la Procura voglia disporre tutti gli accertamenti necessari per arrivare a fare assoluta chiarezza su quanto avvenuto ieri mattina», chiede l'avvocato Cesare Placanica, legale di alcune vittime della presunta maxitruffa tra cui l'ex ct della Nazionale, Antonio Conte e l'attaccante della Roma Stephan El Shaarawy. Oggi era in programma l'udienza del processo che vedeva Bochiccio accusato di riciclaggio e abusiva attività finanziaria. I giudici, in mancanza del certificato di morte, hanno aggiornato il processo al prossimo 15 settembre. «Non si deve strumentalizzare la morte di una persona costruendo un film su qualcosa che non esiste. Siamo in attesa del certificato di morte che arriverà, come da prassi in questo tragici casi, dopo il riconoscimento della salma», ha puntualizzato il difensore del broker, l'avvocato Gianluca Tognozzi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA