Lazio, mascherine obbligatorie all'aperto da giovedì prossimo: allarme Omicron

La Regione pronta a firmare la nuova ordinanza: tamponi anche con il Green pass per accedere ai locali più affollati

Lazio, mascherine obbligatorie all'aperto da giovedì prossimo: è allarme Omicron
di Francesco Pacifico
3 Minuti di Lettura
Sabato 18 Dicembre 2021, 19:54 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 08:49

Il Lazio è destinato a entrare in zona gialla entro Capodanno. Su questo convergono gli esperti e anche l’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato, dà sempre più per scontato questo scenario. In quest’ottica il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, è pronto ad anticipare di fatto l’unico vero obbligo della nuova colorazione: imporre ovunque l’uso della mascherina all’aperto. E non soltanto nelle vie dello shopping come ha già deciso l’amministrazione capitolina nei giorni scorsi. La delibera con la nuova misura potrebbe essere firmata già domani e dovrebbe entrare in vigore da giovedì prossimo.

Covid a Roma, contagi raddoppiati. Pronto il piano mascherine all’aperto

Zingaretti si è mosso sulla stessa linea del suo collega del Veneto, Luca Zaia.

Intanto fa sapere: «Vista la curva dei contagi stiamo valutando un’ordinanza per l’obbligo di mascherine all’aperto che avrà efficacia su tutto il territorio regionale. Nel caso firmerò un’ordinanza ad hoc. Si tratta di una misura precauzionale, a prescindere quindi dal cambio di colore».

Al di la della cautela, il Lazio sembra voler anticipare anche una parte delle misure che il governo potrebbe prendere giovedì prossimo nella cabina di regia con gli enti locali: cioè l’obbligo di mascherine all’aperto, al quale potrebbero seguire anche la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati, come le discoteche, senza dimenticare la possibilità di accorciare la durata della stessa certificazione verde.
 

I PRECENDENTI
Anche il Campidoglio era pronto a imporre in tutta la città l’uso delle mascherine per coprirsi bocca e naso, già previsto nelle vie dello shopping e ovunque si creino assembramenti. Non a caso ieri si sono sentiti su quest’argomento Zingaretti e il sindaco Gualtieri. Sulla stessa direzione, e prima della Regione, si erano mossi altri Comuni del Lazio come Fiumicino e Albano laziale.

Si ritorna, quindi, a quanto avveniva fino alla scorsa primavera, con i trasgressori che rischiano una multa tra i 400 e i mille euro. A spingere Zingaretti verso questa decisione è la recrudescenza in atto dei contagi e il timore che la Omicron sia già presente sul nostro territorio. L’ultimo bollettino Covid fa sapere che ieri nel Lazio, a fronte di 64.142 tamponi tra molecolari e antigenici, si sono registrati 2.409 nuovi positivi (+288 rispetto alle 24 ore precedenti). Dei quali 1.085 soltanto a Roma. Più in generale, i guariti sono saliti a 854 unità, mentre i decessi sono stati 6 (-4). Di questi numeri, quello che fa più temere, è il fatto che da tre giorni la Regione vede giornalmente una crescita dei casi di oltre 2mila unità. Di fatto, il doppio rispetto a una decina di giorni fa. L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ha già spiegato che un rapido raddoppio, come già avvenuto a New York, potrebbe non soltanto accelerare il passaggio in zona gialla (dovrebbe scattare a Capodanno), ma anche ampliare oltre il dovuto la pressione sulla rete ospedaliera. Su questo fronte altri dati del bollettino spiegano che il trend è costante: sono 832 i ricoverati (+4) e 112 i le terapie intensive (+1). Ma il Lazio è comunque già vicino a sfondare il tetto consentito, rispettivamente del 15 e del 10 per cento. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA