Mascherine all'aperto obbligatorie a Roma, mille agenti per i controlli. La Regione: «Maxi-multe»

Da stamattina protezioni anche in strada. Esentati soltanto i bambini e chi fa sport

Mascherine all'aperto, oggi l obbligo: mille agenti per i controlli. La Regione: «Maxi-multe»
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 12:25

Mille uomini tra poliziotti, carabinieri, vigili e militari della Finanza controlleranno nelle strade di Roma chi ha la mascherina e chi no. Da mezzanotte è in vigore l’ordinanza della Regione, che impone l’obbligo (almeno) della chirurgica in tutto il Lazio. La Pisana chiede controlli severi. Secondo l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, «le verifiche stavolta più che mai sono indispensabili. Le multe saranno pesanti, fino a 400 euro». Il virus corre, anche se un timido segnale di ottimismo è arrivato dall’ultimo report del ministero della Salute: nel Lazio l’Rt è sceso sotto quota 1. Di un filo: 0,99.

«Significa che i contagi sono in crescita, sì, ma che la velocità con cui si moltiplica il virus è inferiore rispetto a qualche settimana fa».

Gli esperti della sanità regionale si aspettano comunque un ulteriore balzo dei contagi, sulla scia di feste e cenoni. Inevitabile che la circolazione del Covid aumenti, anche se sono stati annullati i grandi eventi di piazza, a partire dal concertone di Capodanno programmato (e poi cancellato) nella spianata del Circo massimo. La Questura ha disposto un rafforzamento dei controlli: per la verifica delle mascherine e del Green pass saranno in campo 450 uomini solo tra i poliziotti. Più vigili urbani, carabinieri e Fiamme gialle. Si parte stamattina.

I TEMPI

L’ordinanza firmata lunedì da Zingaretti prevede che l’obbligo di coprirsi naso e bocca anche in strada rimanga in vigore per un mese, fino al prossimo 23 gennaio. Vale per Roma e per «tutto il territorio regionale», senza più differenza fra zone. Bisognerà indossare la mascherina «nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata». Gli unici esentati sono «i bambini con età inferiore a sei anni e i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina». C’è una deroga per i runner: si potrà correre a volto scoperto «nel corso dell’esercizio all’aperto di attività motorie e/o sportive». Ma, avviso ai furbi, le forze dell’ordine non saranno troppo tolleranti.
Con l’ordinanza, di fatto, il Lazio anticipa la zona gialla, data per probabile scavallato Natale, probabilmente a ridosso di Capodanno.

 

L’unica differenza, se la regione cambierà colore, è che accanto all’obbligo di mascherine all’aperto ci sarà il limite dei 4 posti a tavola nei ristoranti. Un’usanza «già largamente diffusa in molti locali», riprende D’Amato. Anche se con i cenoni, le tavolate si allargheranno. Quella dell’obbligo delle mascherine, ha spiegato il governatore Zingaretti, «è una misura essenziale per la salvaguardia della nostra salute e quella dei nostri cari in un momento come questo. Anche questa volta stiamo tenendo alta la guardia e come in passato stiamo anticipando il virus».

L’ultima insidia arriva da Omicron. L’altro ieri è stato tracciato il primo caso autoctono: il paziente è uno studente maggiorenne, già vaccinato con doppia dose e positivo (poi guarito) ad agosto con la Delta. Non era mai stato all’estero negli ultimi 14 giorni. Quattro amici sono positivi e oggi gli esperti dello Spallanzani dovrebbero appurare se c’è traccia di Omicron anche nei loro test. Mentre gli hub dei vaccini resteranno aperti anche a Natale e Santo Stefano. 

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