Marino, l'esplosione del palazzo è dolosa: «La donna voleva suicidarsi»

È una 53enne e ora lotta tra la vita e la morte
di Chiara Rai
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 11:27

Era a casa da sola come sempre, si è avvicinata alla bombola del gas e ha aperto la manopola al massimo lasciando che il combustibile si propagasse per l'appartamento fino a trovare un contatto elettrico che facesse saltare in aria l'abitazione. È solo una possibile ricostruzione della dinamica dello scoppio della palazzina avvenuto lunedì sera al civico 40 di via Carissimi, nel centro di Marino.

Marino, crolla una palazzina per una fuga di gas: una bambina tra i feriti

 



In queste ore gli inquirenti scavano nella vita della donna di 53 anni, di origine romena che abitava nell'appartamento esploso al piano terra e che ora lotta tra la vita e la morte all'ospedale Sant'Eugenio dove è ricoverata in prognosi riservata. Veronica e Federica, madre e figlia di 31 e 4 anni che si trovavano al piano sopra, sono ancora ricoverate all'ospedale di Frascati con diverse ferite e qualche ustione ma sono fuori pericolo. L'atto doloso non è quindi affatto escluso. Anzi, più passano le ore e più le testimonianze e indizi acquisiti portano a questa pista. Dai rilievi tecnici effettuati dai vigili dei fuoco di Marino risulta che non ci fossero problemi nell'impianto del gas o nelle tubazioni dell'appartamento dove è avvenuta la fuga di gas bensì la bombola risulta aperta al massimo quasi ad indicare un gesto compiuto volontariamente dall'inquilina. È per questo che i carabinieri di Marino e della compagnia di Castel Gandolfo diretta dal maggiore Emanuele Tamorri stanno ascoltando testimoni, amici e vicini di casa e valutano con attenzione l'ipotesi che la donna avesse in mente di uccidersi. Ancora non sono note le motivazioni che avrebbero portato a tentare il suicidio. È però una pista che nelle ultime ore sta trovando sempre maggiori riscontri. I vicini parlano della signora come una persona schiva.

Marino, crolla una palazzina per una fuga di gas: una bambina tra i feriti

Viveva da sola nell'appartamento e non aveva nessuna frequentazione fissa: «È una persona sposata ma l'abbiamo sempre vista da sola dice una dirimpettaia probabilmente il marito l'ha lasciata e lei è rimasta senza nessuno. Un po' particolare non saprei descriverla, sembra di quelle persone che hanno un segreto dentro una grande delusione. E se avesse avuto in mente di uccidersi? Chi può saperlo. Certo che non credo avesse immaginato che saltasse in aria tutto quanto eppure è successo. È una tragedia!». Adesso ci sono almeno 10 persone che non possono rientrare nelle loro abitazioni e che da lunedì sera dormono in albergo. La palazzina ha riportato gravi danni strutturali e non è escluso che nelle prossime ore gli sfollati possano aumentare di numero. Sono infatti in corso le perizie tecniche anche negli appartamenti adiacenti. Si tratta di palazzi vecchi di tre piani in pieno centro storico. L'esplosione ha rotto la quiete nel primo giorno della fase 2 di uscita dall'emergenza coronavirus, quando alla sera quasi tutti i residenti erano nelle loro case a cenare in famiglia dopo aver trascorso qualche ora all'aperto dopo due mesi di permanenza obbligatoria in casa. Il forte boato ha interrotto tutto. La comunità di Marino è ancora sotto choc. I marinesi, come i residenti di Rocca di Papa ancora si devono riprendere da un momento estremamente drammatico soprattutto per i decessi e casi di Covid-19 esplosi nelle Rsa alle porte di Roma cui si è sommato il crollo del turismo con la chiusura di molte attività commerciali. Ora c'è anche una ferita inferta nel cuore del paese. E aumentano i tricolori sui balconi.

Marino, crolla una palazzina per una fuga di gas: una bambina tra i feriti. L'intervento dei vigili del fuoco

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