Roma, scoperto il "fortino" dello spaccio nell’ex Mira Lanza: sette arresti

Roma, scoperto il "fortino" dello spaccio nell’ex Mira Lanza: sette arresti
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Lunedì 28 Gennaio 2019, 12:41
I carabinieri della stazione Porta Portese hanno eseguito sette misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dal pool reati contro il patrimonio e stupefacenti, sotto la direzione del procuratore aggiunto Lucia Lotti. Le indagini hanno consentito di accertare una proficua attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, posta in essere e diretta da alcuni soggetti originari del Nord Africa, irregolari sul territorio nazionale e con precedenti specifici, i quali utilizzavano come base dell’attività illecita lo stabile abbandonato della «Ex Mira Lanza», saponificio di fine ‘800, tra lungotevere Gassman e via Amedeo Avogadro, in zona Marconi e già oggetto di numerosi sgomberi. 

Le indagini, condotte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e numerosi servizi di osservazione, hanno consentito di arrestare sette soggetti in flagranza di reato, di denunciarne a piede libero altri 4 e contestare 13 illeciti amministrativi per uso personale. Gli indagati, che hanno costantemente operato con una precisa divisione di compiti e ruoli, sono risultati costante punto di riferimento di una fitta clientela di consumatori di hashish e marijuana, a testimonianza del forte e datato radicamento nel quartiere Marconi. I servizi mirati hanno fatto emergere un’immissione illecita nel mercato clandestino di ingenti quantitativi di stupefacenti, quantificati tra i 200 e i 300 grammi per giornata, con ricavi stimati tra i 500 e i 700 euro al giorno. Ogni giorno, almeno 20 persone richiedevano agli indagati la disponibilità di sostanza stupefacente attraverso comunicazioni telefoniche, dalle quali emergevano in maniera puntuale quantitativi richiesti e prezzi pattuiti, sintomatici della frequenza degli scambi. Numerosi appuntamenti finalizzati alla cessione della sostanza stupefacente venivano concordati proprio all’interno della «Ex Mira Lanza», vero e proprio «fortino» dell’attività illecita, dove alcuni degli indagati hanno anche dimorato per lunghi periodi in maniera abusiva, incuranti dei ripetuti sgomberi a loro carico e contestuali deferimenti in stato di libertà per il reato di invasione di edifici. Due degli indagati sono stati portati a Regina Coeli, un indagato è stato posto agli arresti domiciliari e altri 3 sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dovranno rispondere tutti di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. 

 
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