Le indagini, condotte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e numerosi servizi di osservazione, hanno consentito di arrestare sette soggetti in flagranza di reato, di denunciarne a piede libero altri 4 e contestare 13 illeciti amministrativi per uso personale. Gli indagati, che hanno costantemente operato con una precisa divisione di compiti e ruoli, sono risultati costante punto di riferimento di una fitta clientela di consumatori di hashish e marijuana, a testimonianza del forte e datato radicamento nel quartiere Marconi. I servizi mirati hanno fatto emergere un’immissione illecita nel mercato clandestino di ingenti quantitativi di stupefacenti, quantificati tra i 200 e i 300 grammi per giornata, con ricavi stimati tra i 500 e i 700 euro al giorno. Ogni giorno, almeno 20 persone richiedevano agli indagati la disponibilità di sostanza stupefacente attraverso comunicazioni telefoniche, dalle quali emergevano in maniera puntuale quantitativi richiesti e prezzi pattuiti, sintomatici della frequenza degli scambi. Numerosi appuntamenti finalizzati alla cessione della sostanza stupefacente venivano concordati proprio all’interno della «Ex Mira Lanza», vero e proprio «fortino» dell’attività illecita, dove alcuni degli indagati hanno anche dimorato per lunghi periodi in maniera abusiva, incuranti dei ripetuti sgomberi a loro carico e contestuali deferimenti in stato di libertà per il reato di invasione di edifici. Due degli indagati sono stati portati a Regina Coeli, un indagato è stato posto agli arresti domiciliari e altri 3 sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dovranno rispondere tutti di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA