Roma, potature degli alberi ancora ferme: ecco la mappa del rischio

Roma, cadono alberi potature ancora ferme: ecco la mappa del rischio
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 18 Novembre 2019, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 14:28

La prima vera ondata di maltempo si è abbattuta sulla Capitale, che, seguendo un copione beffardo, si è fatta trovare impreparata. Pioggia e temporali non hanno comportato solo allagamenti: a piovere sono stati anche rami e alberi. Da prassi. Gli stessi definiti insicuri e a rischio crollo nell'ormai datato monitoraggio del Campidoglio, compiuto su circa 80 mila piante delle 330 mila che compongono il patrimonio arboreo di Roma e che è stato chiuso da mesi. Purtroppo però a quell'esame non è seguito un rapido intervento di potature benché fosse in corso l'aggiudicazione di un appalto mirato da 5 milioni di euro.

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E se prima il problema riguardava le difficoltà sulla composizione delle commissioni giudicatrici, con presidenti coinvolti in inchieste giudiziarie, alla fine i ritardi sono stati dettati dai contratti, firmati soltanto alla fine di ottobre. E quindi? Gli interventi per diradare fronde e accorciare i rami sono partiti soltanto da pochissimi giorni. Ma di tempo da disperdere ne è rimasto davvero poco se si pensa a quanti alberi dovrebbero essere potatati: circa 8 mila.
Ieri e sabato scorso nella Capitale ha regnato il caos: soltanto dalla mezzanotte del 18 novembre e fino alle 15 di ieri i vigili del fuoco hanno compiuto 36 interventi in città per rami o alberi pericolanti. Dalla via del Mare a Grottarossa, da via della Pisana alla Flaminia, da Tor de' Schiavi al lungotevere della Vittoria. E poi ancora pompieri in azione in via Ugo De Carolis, alla Storta, in via di Donna Olimpia, a piazza Ragusa. Altrettanti interventi sono stati eseguiti dall'Ufficio giardini. In serata il VII gruppo dei vigili urbani, quello dell'Appio, è stato costretto a chiudere via della Caffarelletta, all'incrocio con via Platina, per la presenza di un albero centenario pericolante. Sempre nella stessa zona chiuse alcune strade per abbattere un cipresso secolare e protetto che ospitava la prima colonia di pappagalli parrocchetti a Roma. Tante le emergenze a cui si dovrà far fronte perché non c'è Municipio esente dal problema. Gli alberi vanno potati tanto all'Aventino, quanto sui Lungotevere, a Testaccio, all'Eur, al Laurentino, a Talenti, sulla Gianicolense al Portuense e Trullo, fino ad Acilia.

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LE ZONE
«Solo a Prati spiega l'assessore all'Ambiente del I Municipio, Anna Vincenzoni che ha bussato alla porta della Procura per denunciare i ritardi sulle potature ci sono 383 strade alberate. Finora sono stati eseguiti interventi d'urgenza su quei tratti dove gli alberi avevano di fatto coperto la segnaletica verticale». Stesso canovaccio anche in II Municipio: «Ogni anno aggiunge il collega Rino Fabiano inviamo una lista fittissima di strade e quartieri che necessitano di potature e siamo in attesa». Sempre all'Appio, la presidente del VII Municipio Monica Lozzi aveva chiesto di potare le piante nel luogo in cui è stato ucciso Luca Sacchi e in molte altre strade del quartiere Tuscolano. «Giovedì scorso spiega la Lozzi ho chiesto a che punto siamo e dal Dipartimento mi hanno risposto che si stanno organizzando». Intanto il Campidoglio ha pubblicato la nuova gara triennale da 48 milioni di euro per 8 lotti complessivi la cui scadenza è attesa per metà dicembre. Il fabbisogno stimatoper provvedere alla cura del patrimonio arboreo di Roma supera i 100 milioni di euro ma la coperta sembra sempre corta. E sono i dati sugli interventi svolti a dirlo. Dal 2012 al 2017 c'è stata una significativa riduzione dei lavori. Gli alberi potati sono passati da 9.500 del 2012 ai 2.803 di due anni fa. Senza contare poi il problema sulle ripiantumazioni: gli alberi messi a dimora nel 2012 furono 1.830 nel 2017 la cifra è vertiginosamente scesa, attestandosi a 120.
 

 

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