Malore nel lago di Bracciano, Luca D'Avena (istruttore sub) muore sott'acqua tra le braccia dell'amico

Luca D’Avenia, 48 anni, viveva in zona Ostiense.

Malore nel lago di Bracciano, Luca D'Avena (istruttore sub) muore sott'acqua tra le braccia dell'amico
di Chiara Rai
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Martedì 15 Marzo 2022, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 12:37

Si è immerso ieri mattina nel lago di Bracciano, ha perso quasi subito i sensi sott'acqua ed è morto tra le braccia del collega sub esperto. Non c'è stato nulla da fare per Luca D'Avenia, 48 anni, originario di Civitavecchia, un professionista sub formatore degli istruttori, iscritto alla Psai, Professional Scuba Association International, un'organizzazione specializzata principalmente nell'addestramento subacqueo. I due stavano effettuando una immersione tecnica di profondità nell'ambito di un corso che prevedeva una serie di esercitazioni.

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Non era la prima volta che scendevano insieme in profondità. Ieri però, durante una calda mattinata di fine inverno, inaspettatamente è avvenuta la tragedia. Sono le 11,30, muniti di bombole, erogatori, pc e tutta l'attrezzatura necessaria, i due s'immergono per raggiungere i 50 metri di profondità. Tutto sembra andare per il meglio quando improvvisamente, in fase di risalita, qualcosa in Luca D'Avenia non va, prima si agita e poi perde i sensi, forse fa in tempo ad avvisare l'amico che assiste alla scena. Enrico Franchi, suo coetaneo, di Roma, lo soccorre subito non appena vede che il collega è svenuto. I due si erano conosciuti circa due anni fa tramite Gianni Speranza, un caro amico in comune. Anche Luca viveva a Roma con la famiglia, in zona Ostiense.

Enrico lo porta a riva, chiama immediatamente il 118. L'ambulanza ci mette poco tempo a raggiungerli, i medici provano a rianimarlo ma non c'è nulla da fare e dopo vari tentativi ne dichiarano la morte.

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LE IPOTESI
Il collega è ancora sotto choc, ha raccontato agli inquirenti cosa è successo ma non riesce a parlare: «Ha perso coscienza davanti a me», dice ai presenti durante i soccorsi. Sul posto intervengono i carabinieri di Trevignano Romano e una motovedetta dei carabinieri della compagnia di Bracciano diretta dal capitano Simone Anelli. Ora è giallo sulle cause del decesso di Luca D'Avenia che lascia una moglie e un figlio di circa 10 anni e tanti amici del mondo dei sub, volontari e non, che lo conoscevano e stimavano per la sua passione e professionalità: «Conosce il mestiere da 30 anni dice Gianni Speranza non può essere morto né per distrazione, né per una risalita veloce. Forse si è sentito male. Sono scosso, non ho il coraggio di chiamare la moglie, ho sentito la persona che era con lui ma è davvero senza parole, addolorato, scioccato». Più di qualcuno tra le amicizie pensa che forse qualcosa non ha funzionato.

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ESPERTO
D'Avenia sapeva bene come muoversi e le ipotesi più accreditate sono che abbia avuto un malore improvviso o che l'attrezzatura non abbia funzionato a dovere. La salma si trova ora a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha disposto una autopsia. Intanto l'attrezzatura dei due sub è stata sequestrata. Sarà interessante per gli inquirenti, scandagliare i tempi dell'immersione che fortunatamente è stata tracciata grazie a un pc che ha registrato tutti i dati dell'evento.

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