Coronavirus, Lopalco: «Io in politica? Non vedo Moro o Berlinguer»

Coronavirus, Lopalco: «Io in politica? Non vedo Moro o Berlinguer»
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Lunedì 13 Luglio 2020, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 10:54

Il professor Pierluigi Lopalco per ora non smentisce. L'epidemiologo dell'università di Pisa, consulente della Regione Puglia per il Covid19, replica alle voci di chi lo vedrebbe presto in politica: «Se l'alternativa fosse Moro o Berlinguer, il problema non si porrebbe. Ma in giro di profili simili non se ne vedono molti» e incalza: «Non ci trovo nulla di male, pertanto, nel fatto che un professionista ponga le proprie competenze al servizio della comunità mettendosi in gioco con la puerile ambizione di poter cambiare le cose».
La risposta su Facebook, con un lungo post, dopo che rumors avrebbero parlato di una possibile candidatura alle regionali pugliesi con il Pd, al fianco dell'attuale governatore Michele Emiliano. 

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L'occasione per ribattere, nello specifico, si è materializzata in seguito all'intervento di Massimo Gramellini, sabato scorso, sul 'Corriere della Serà. Il giornalista aveva infatti intitolato il suo tradizionale "Caffe"  Tra Lopalco e realtà'. Importante la risposta dell'epidemiologo, intitolata, invece 'Fra Gramellini e il sognò. «Per la stima e l'affetto che nutro per Gramellini - ha scritto - non posso non accogliere l'invito alla riflessione che lui lancia. Con uno stile, devo dire, che finalmente è transitato dalla melassa al peperoncino».

Poi anche la precisazione sulla questione mascherine: «Mai detto che le non servono E mai profetizzato sciagure conseguenti alla movida. Basta leggere i virgolettati e non solo i titoli per capire il senso delle mie dichiarazioni. Non solo la politica, ma anche quello del giornalista è un mestiere complicato».

Poi la questione centrale, quella di un futuro in politica: «Veniamo al punto: io, come Gramellini - afferma Lopalco - sono sempre stato convinto che il mestiere della politica sia
complicato, faticoso, serve un talento e, soprattutto, la scuola. Scuola che nella notte dei tempi era tenuta dai partiti. Sono ormai decenni che le scuole di partito sono chiuse. Dove sono dunque i professionisti della politica? Dove si sono formati? Nella
famosa Università della Vita?» Quindi l'invito: «Mio caro Gramellini, affrontiamo
la realtà, nell'attesa che il vento distruttivo dell'antipolitica si sciolga così come si è alzato».

E Lopalco, non smentisce, ma lascia tutti col fiato sposeso: «Un professore di Igiene, che studia e insegna da anni organizzazione sanitaria, sarebbe un cattivo assessore alla Sanità? Probabilmente sì, ma qualche chance che ci azzecchi la vedo. Sicuramente non gli conviene a livello personale e professionale. Un professionista arrivato all'apice della carriera guadagna di più e ha più prestigio, facendo una vita certamente più comoda. Ma allora, chi glielo fa a fare? Ecco, appunto»

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