Albano, litiga con il fratello e poi tenta di dargli fuoco incendiando benzina sul balcone

L’uomo ha versato il liquido infiammabile nella casa dove l’altro ragazzo era con una donna: i due si sono spostati, le fiamme hanno avvolto solo l’aggressore

Albano, litiga con il fratello e poi tenta di dargli fuoco incendiando benzina sul balcone
di Enrico Valentini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Luglio 2022, 06:37 - Ultimo aggiornamento: 06:42

Tenta di dare fuoco al fratello e alla sua abitazione versando del liquido infiammabile dal tetto della casa ma l'azzardo gli si ritorce contro restando ustionato dal ritorno di fiamma. Poteva finire in tragedia, ieri, l'ennesimo litigio fra due fratelli di Albano da anni, ormai, ai ferri corti per via di una serie di irrisolte questioni familiari dovute anche al fatto che condividono la palazzina cielo terra dove abitano da single in due appartamenti lasciati dai genitori.

Roma, urta uno scooter con la minicar: massacrato di botte. Vittima uno studente, aggressore arrestato

Non nuovi, peraltro, a furiosi litigi che da tempo richiamano anche l'attenzione del vicinato, poco dopo la mezzanotte, l'ultimo episodio, probabilmente il più preoccupante ha visto il maggiore, 51enne, già noto alle forze dell'ordine, versare del liquido altamente infiammabile sul balcone sottostante dove il fratello, più piccolo di tre anni, si stava intrattenendo con una amica.

Il fatto è avvenuto nei pressi di via Trilussa, la lunga strada che dal centro di Albano porta verso la zona del Crocifisso di Ariccia, nel mezzo di un popolato comprensorio residenziale che ruota tra piazza Dietrich e via Gioacchino Belli.


LA DINAMICA
L'aggressore, residente al piano terra, dopo essere salito sul tetto dell'abitazione iniziava a far percolare il liquido contenuto dentro una tanica, forse benzina, verso il terrazzino dell'abitazione dove, al primo piano, vive il fratello. Lui e la sua ospite capiscono che qualcosa non va e si spostano istintivamente di qualche metro mentre il fratello maggiore, nel dare fuoco al liquido, veniva investito dalla fiamma di ritorno che gli avviluppava in pochi istanti un braccio e la mano. Mentre l'amica del 48enne chiamava i carabinieri l'aggressore riusciva comunque a soffocare le fiamme ma senza avere il tempo di dileguarsi per l'arrivo in forze, solo pochi minuti dopo, dei militari di Castel Gandolfo e i colleghi della vicina stazione di Albano. La dinamica appariva subito chiara ai carabinieri che dopo aver consentito all'uomo di ricevere i necessari soccorsi all'ospedale dei Castelli Romani (se l'è cavata con una decina di giorni di prognosi per ustioni di primo e secondo grado) lo hanno denunciato per minacce, intimandogli anche il divieto di avvicinamento al fratello minore.


LE MINACCE
L'episodio è solo l'ultimo di una serie di reati che hanno visto l'aggressore imputato a vario titolo negli anni, ai danni di diverse altre persone, di lesioni personali, rissa, resistenze a pubblico ufficiale e altri tipi di molestie. «Siamo stati costretti ad andare via alcuni anni fa, poco prima dell'esplosione della pandemia, -testimoniavano ieri alcuni ex vicini- Mi sono rivolto più volte alle forze dell'ordine e ho anche ottenuto sentenze favorevoli dal tribunale. Ma le continue minacce e molestie alla fine hanno convinto me e mia moglie a gettare la spugna e allontanarci da quella zona». Ad avere paura, adesso, sono gli altri abitanti nei pressi della palazzina. Ieri mattina, dopo aver appreso la notizia dell'ennesimo colpo di testa del 51enne hanno chiesto ai carabinieri una presenza più assidua e costante.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA