Liceo Azzarita occupato a Roma, la preside chiama il 112: sgomberati gli studenti

In 30 hanno scavalcato i cancelli in via Tommaso Salvini

Liceo Azzarita occupato a Roma, la preside chiama il 112: sgomberati gli studenti
di Flaminia Savelli
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Giovedì 4 Novembre 2021, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 03:28

Ieri mattina all'alba hanno scavalcato il cancello dell'istituto e si sono barricati in classe bloccando gli ingressi con banchi e sedie. Fino all'arrivo degli agenti di polizia che dopo una breve mediazione li hanno convinti a desistere e sgomberare l'istituto di via Tommaso Salvini, nel quartiere Parioli. Così l'occupazione del liceo scientifico Manfredi Azzarita è sfumata in una manciata di ore. Alle 13 infatti, docenti e professori erano regolarmente in istituto.

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Con una pattuglia della polizia però a presidiare il cancello secondario. Una misura scattata per evitare altre incursioni.
LA PROTESTA
Si allarga dunque la protesta degli studenti romani che nelle ultime settimane sta coinvolgendo diversi licei. Un autunno caldissimo: il Manfredi Azzarita è infatti il sesto occupato, ad appena un giorno dall'occupazione del liceo classico Virgilio di via Giulia.
Secondo quanto ricostruito, sarebbero stati circa trenta i ragazzi che all'alba si sono presentati in via Salvini.

Hanno quindi scavalcato il cancello e trovato il sistema per accedere alla struttura. La miccia, anche nella scuola dei Parioli, si è accesa per gli ingressi scaglionati. Una misura sanitaria decisa per evitare assembramenti sui mezzi pubblici. Ma per gli studenti che rientrano dalle lezioni nel pomeriggio: «Un provvedimento spiegano incomprensibile che grava sulle nostre vite private e soffoca il nostro tempo libero». A questo si aggiunge «l'utilizzo del cortile per 20 minuti a settimana». La protesta si è però spenta alla vista delle divise blu, gli agenti hanno liberato facilmente il primo piano. Le resistenze del gruppetto che si era barricato nelle classi al piano superiore sono state invece piegate dalla preside - Maria Urso - e dal rischio di una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

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LE REAZIONI
Verso le 10.30, la maggior parte degli occupanti, scesi al piano terra, sono stati fatti uscire dalla polizia presente all'interno dell'edificio. Una ragazza ha affermato di essere stata spintonata da un poliziotto. Poco dopo gli ultimi presenti sono usciti alla spicciolata. Gli agenti hanno mantenuto un presidio davanti al cancello carrabile.
«Non riesco a capire fino in fondo queste proteste. I ragazzi si sono lamentati per due anni della didattica a distanza, delle lezioni a singhiozzo. Ma ora che l'intero sistema è ripartito e stiamo assicurando lezioni in presenza, vogliono occupare le classi e quindi impedire il regolare svolgimento delle lezioni» ha commentato una prof che, insieme ai colleghi, è rientrata dopo l'intervento della polizia. Dunque da questa mattina lezioni regolari e studenti in classe senza ulteriori chiusure. Mentre prosegue l'occupazione del Virgilio iniziata lunedì notte. Circa 300 studenti stanno occupando le classi, la palestra e gli spazi comuni tra assemblee e dibattiti.


«NON FATECI CHIUDERE»
Ha invece scritto una lettera ufficiale il preside Carlo Rossi, del liceo classico Pilo Albertelli. Destinataria, la neo assessora alla scuola, Claudia Pratelli: «Chiedo di intervenire per salvare le scuole dal prossimo stop elettorale previsto tra circa tre mesi. Un suo intervento - scrive il preside- testimonierebbe una nuova e necessaria attenzione per scuole post Covid che hanno già subito, in meno di un mese e mezzo, due interruzioni elettorali, una sospensione per il G20, occupazioni studentesche. Un'occasione utile per cominciare a sostituire i seggi elettorali in siti alternativi alle scuole».
 

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