Lazio, cosa fare se il medico o il pediatra non vaccina? Numeri, siti e procedure da seguire

Vaccini Lazio, cosa devo fare se il medico o il pediatra sceglie di non iniettare il farmaco anti Covid
3 Minuti di Lettura
Giovedì 24 Giugno 2021, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 10:35

Metà dei pediatri nel Lazio non vaccina. E anche una parte dei medici ha deciso di non iniettare il farmaco anti Covid. Per chi preferisce scegliere la somministrazione di Pfizer o Moderna dal proprio sanitario questo può rappresentare un problema. I medici di famiglia hanno infatti proceduto alle vaccinazione con la «chiamata attiva»: ovvero telefonando singolarmente ai propri pazienti. Si è privilegiato chi, per patologie, età o altri fattori, è più a rischio in caso di infezione da Covid. E ciò sia per i più giovani che per gli anziani. Ma per chi è in carico presso un medico di base o un pediatra che non vaccina, cosa bisogna fare? Lo spiegano Pierluigi Bartoletti, segretario della Fimmg Roma, e Teresa Rongai, segretaria della Fimp Lazio.

Cosa fare se il proprio medico non vaccina

«Ogni paziente deve contattare il suo medico, sarà lui a indicargli lo studio di un collega presso cui potrà effettuare la vaccinazione», spiega Pierluigi Bartoletti, segretario della Fimmg Roma.

Un sistema che è inoltre destinato a essere semplificato. «Da settembre speriamo che si potranno prenotare i vaccini dai medici attraverso la piattaforma di Salute Lazio». Si era cercato di anticipare l'apertura del portale, ma non è stato possibile. «È un'operazione che richiede tempo, perché sono tanti i medici nel Lazio. La piattaforma sarà molto semplice: sia per chi ne deve usufruire sia per il medico». Un'opportunità in più anche in vista della chiusura degli hub vaccinali a partire da agosto. «Per l'autunno saremo pronti», prosegue Bartoletti. Che sul pericolo variante Delta avverte: «Non è se arriverà in Italia e nel Lazio, ma quando. Con i vaccini, però, potremo ostacolarla. Anche perché quelli a Rna messaggero si sono dimostrati efficaci anche contro questa mutazione del virus».

 

Cosa fare se il pediatra non inietta il farmaco anti covid

Diversi pediatri nel Lazio hanno deciso di non vaccinare contro il Covid. «Sono circa la metà», spiega Teresa Rongai, segretario della Fimp Lazio. Ma non rappresenta al momento un problema, anche perché la Regione ha messo a disposizione delle famiglie gli Junior day dove potersi vaccinare. Solo che adesso, a causa della riduzione delle quantità dei vaccini per il mese di luglio, la vaccinazione della fascia d'età 12-16 anni è slittata a dopo Ferragosto. Periodo in cui, alcuni pediatri, saranno in ferie. «Se il proprio pediatra non può o non vuole vaccinare, sarà la Asl ad occuparsene. Ognuna con una diversa modalità. Alla Asl Roma 1 c'è un numero da contattare, mentre per la Asl Roma 2 c'è un apposito sito», prosegue Rongai. Tutti i pazienti che sono in attesa dell'iniezione saranno individuati dal pediatra che trasmetterà inoltre l'elenco all'azienda sanitaria locale. Ma come convincere i genitori che sono dubbiosi nei confronti del vaccino? «È vero che non sono molti i casi di Covid tra la popolazione pediatrica in Italia. Sono circa il 7%. Ma questo non vuol dire che l'infezione non sia pericolosa», risponde la segretaria della Fimp. «Pensiamo agli effetti sul cuore e suoi polmoni nel long Covid o anche all'isolamento sociale dovuto alla condizione che abbiamo vissuto. Anche quella è una malattia. Per poter riabbracciare i propri nonni e tornare a scuola è importante vaccinarsi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA