M5S Lazio entra nella giunta Zingaretti, tre consigliere si oppongono. Domani il Pd regionale vota online

Il M5S al lavoro per entrare nella giunta Zingaretti, tre consigliere si oppongono: «Si voti prima su Rousseau»
di Stefania Piras
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Martedì 2 Marzo 2021, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 19:22

«Chi ha deciso che il Movimento entrerà nella giunta Zingaretti? Se gli iscritti del Lazio decideranno per questa strategia su Rousseau cambierò idea ma credo che prima di ogni strategia vada salvaguardata l'azione dei nostri consiglieri sui territori che da anni stanno combattendo l'idea politica del Pd». A dirlo è la consigliera regionale M5S Francesca De Vito che si oppone a un ingresso pentastellato in giunta regionale per cui si è invece espressa favorevolmente Roberta Lombardi nell'intervista al Messaggero. 

Intanto, il voto online, lo ha apparecchiato il Pd regionale che oggi ha riunito il direttivo regionale per presentare ufficialmente l'alleanza e l'ingresso nella giunta Zingaretti del Movimento 5 stelle. Il senatore Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio, ha illustrato l'ordine del giorno che sarà presentato e votato domani.

Astorre è favorevole all'ingresso di Roberta Lombardi, e quindi del M5s, nella giunta del Lazio. «Un passo in avanti coraggioso e necessario: un rafforzamento politico della maggioranza di centrosinistra alla Regione Lazio, che porterà anche un rafforzamento numerico in Consiglio regionale», così lo ha definito Astorre nel suo odg che sarà votato domani dalle 9.00 alle 12.00  dai membri della direzione regionale del Pd eletti all'ultimo congresso (2018). Sono circa una cinquantina e potranno esprimersi in videoconferenza, con voto palese e anche per mail.  

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Su Rousseau invece non è chiaro quando si voterà. A chiedere il parere vincolante degli iscritti sulla piattaforma online del M5s  è De Vito, ma anche un'altra consigliera del Lazio, Silvia Blasi. «In questi giorni sto assistendo ad una accelerazione su l'eventuale ingresso del M5S nella Giunta Regionale a guida Zingaretti e non ne capisco il motivo. La situazione del nazionale è ben diversa dalla Regione Lazio, ove Zingaretti non necessita dei numeri del Movimento per governare. C’è stato un primo incontro interlocutore con Vito Crimi a cui ho esplicitato le mie richieste, ovvero che la decisione tutta politica di entrare in Giunta non venga dall’alto, ma che ci sia condivisione con i territori. Per questo ho chiesto il voto sulla piattaforma Rousseau, per legittimare qualsiasi decisione in tal senso. Un voto riservato agli iscritti del Lazio e con un quesito lineare e chiaro, per evitare spaccature sia nelle istituzioni sia nei territori», scrive Blasi su Facebook. Esprime la stessa posizione un'altra consigliera, Gaia Pernarella. «Sono molto scettica sull’ingresso nella Giunta regionale del Lazio del Movimento 5 Stelle e, al di là della mia opinione personale, ritengo che solo un voto attraverso la piattaforma #Rosseau da parte di tutti gli iscritti del Lazio può sancire un eventuale accordo», scrive anche lei sui social. Tre consigliere su otto. Un dissenso che non disturberà troppo l'accordo in corso in queste ore.  

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A Roma, e nel Lazio, i due partiti alleati al governo (con Giuseppe Conte prima e con Mario Draghi ora), M5S e Pd, sono al lavoro per trovare una via comune politico-elettorale, infatti. Questo sta provocando resistenze in una parte del gruppo pentastellato regionale che aveva risolto antiche spaccature (Valentina Corrado e Roberta Lombardi), ma evidentemente non del tutto. Scissione in vista, anche alla Pisana?

L'accelerazione 

L'alleanza organica giallorossa prospettata da mesi da Goffredo Bettini sembra accelerare, dunque, nel Lazio. 

Una delegazione del gruppo M5S del Consiglio regionale del Lazio, composta dalla capogruppo Roberta Lombardi e dai consiglieri Valentina Corrado e Devid Porrello, che ricopre anche l'incarico di vicepresidente del Consiglio regionale, proprio oggi ha incontrato una delegazione composta da componenti della giunta Zingaretti e da alcuni capigruppo della maggioranza per ragionare insieme sui possibili punti programmatici su cui accelerare e lavorare insieme fino alla fine della legislatura in corso. 

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