Lazio zona gialla, l'assessore D'Amato: «Test salivari agli studenti. Palestre e cinema riaperti? Presto per dirlo»

Lazio zona gialla, l'assessore D'Amato: «Più letti in rianimazione, test salivari agli studenti»
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 28 Gennaio 2021, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:34

«Altri 75 posti letto in terapia intensiva, entro il 15 febbraio. E 600mila test salivari per gli studenti, si comincia il 10». Due mosse che il Lazio è pronto a calare per scongiurare un ritorno all’arancione, spiega Alessio D’Amato, assessore alla Sanità di Zingaretti.

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Viriamo verso il giallo. La zona bianca è un miraggio?
«Calma.

Oggi abbiamo l’Rt a 0,8, siamo nelle condizioni di tornare in giallo, deciderà naturalmente il Ministero. Il bianco al momento appartiene alla categoria dei desiderata, non è un traguardo vicino».

E all’opposto, ci sono rischi di tornare in arancione? Un balletto che ristoratori e baristi vedono di malocchio.
«Siamo stati l’unica grande regione quasi sempre gialla, l’arancione è stata una stranezza. Col massimo rigore, possiamo restarci».

Palestre, cinema, teatri: quando riapriranno? «Dipende dal tasso dei contagi e da quanto avanzeremo rapidamente con i vaccini. Ci vorrà tempo».

Quanto?
«Presto per dirlo. Spero una cosa: che si possa ripartire col patentino vaccinale, per aiutare i settori in crisi. È uno strumento inevitabile, a livello europeo. Nel Lazio l’attestato di vaccinazione si scaricherà online dal 15 febbraio, all’inizio solo come atto sanitario, ma credo che a livello nazionale ci saranno sviluppi: chi ha completato l’immunizzazione potrà così accedere ad alcune attività».

Le dosi dei vaccini scarseggiano in tutta Italia. Il Lazio come si sta muovendo?
«Partiremo l’8 febbraio con gli over 80, 3.700 vaccinazioni al giorno». Ne prevedevate molte di più, è un avvio decimato... «Sì, consideri che solo in alcuni grandi centri come alla Cecchignola, all’Auditorium o al parcheggio lunga sosta di Fiumicino, contavamo di viaggiare complessivamente a 20mila somministrazioni al giorno. E invece...».

I vaccinatori del commissario Arcuri sono arrivati?
«Nemmeno uno. Non abbiamo visto neanche una primula, che comunque non fa primavera».

 

Quando partiranno le vaccinazioni dai medici di base?
«Forse a fine febbraio, dipende sempre dalle forniture. Intanto da lunedì ci si potrà prenotare per le Asl. A questo ritmo a maggio avremo vaccinato il 10% della popolazione, 600mila persone, 470mila anziani».

La terza ondata potrebbe essere solo all’inizio. Come si stanno attrezzando gli ospedali?
«Allo Spallanzani abbiamo allestito 20 posti in più di terapia intensiva. Altri 75 entro il 15 apriranno tra l’Umberto I, il San Giovanni e il Pertini. Qui ci sarà un modulo esterno, è quasi pronto».

La ripartenza delle scuole è stata segnata dalle proteste.
«I ragazzi devono fare i test. Abbiamo aperto i drive-in per gli studenti dai 14 ai 18 anni, 50mila appuntamenti disponibili, ne sono stati prenotati 14mila... Ora è stata completata la gara dei test salivari, dal 10 febbraio li daremo ai drive-in e andremo anche nelle scuole per indagini epidemiologiche e sospetti focolai. Ma non è possibile andare con medici e infermieri ovunque, in centinaia di plessi. I ragazzi si devono muovere: come vanno al Pincio, vengano ai drive-in». 

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