Lazio, positivo ai test sierologici il 2,17%. Zingaretti: «Allerta cluster tra famiglie e amici»

Lazio, positivo ai test sierologici il 2,17%. Zingaretti: «Nuovi cluster tra famiglie e amici»
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 22:01

I primi 19.412 test sierologici eseguiti del Lazio hanno dato un responso: il 2,17 per cento è positivo alle IgG, significa che ha nel sangue gli anticorpi che dimostrano il contatto con il coronavirus. Ai positivi è stato poi fatto il tampone e nove di loro sono risultati con le infezioni in corso, mentre gli altri erano asintomatici che si sono già negativizzati e, probabilmente, ora sono immunizzati. I test sono stati eseguiti su operatori sanitari e forze dell'ordine, in parallelo corre l'attività dei laboratori privati con tariffe calmierate. In totale, saranno 300 mila i cittadini sottoposti al test sierologico.

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In una conferenza stampa Alessio D'Amato, assessore regionale alla Salute, spiega: «Sono le percentuali che ci aspettavamo, dovrebbe oscillare tra il 2 e il 3 per centro la fetta di popolazione laziale che ha avuto contatto con il virus». Il governatore Nicola Zingaretti conferma che è stato fissato un tetto al costro del test nelle strutture private, mentre conferma che per quest'autunno il vaccino anti influenzale sarà obbligatorio per tutti gli anziani  e chiede che sia una scelta nazionale. 

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Zingaretti osserva che la stragrande maggioranza dei nuovi contagi avviene in famiglia o tra gli amici e lancia un appello: sanificate le vostre case con la varechina. Zingaretti: «Dai dati emerge che i nuovi cluster sono nell'ambito delle famiglie e tra amici; se incontro un amico, mi illudo che non sia un pericolo e riduco le difese; lo stesso in casa, in famiglia. Ma una persona, dentro un appartamento, può portare il coronavirus. Giusto essere preoccupati per l'affollamento dei mezzi pubblici, ma anche negli appartamenti bisogna avere comportamenti prudenti: ognuno usi il proprio asciugamano, non scambiatevi posate e bicchieri, le scarpe restino fuori dall'appartamento. Abbiamo molto regolato la dimensione sociale, ma c'è il rischio che si abbassi la guardia in un ambito privato. Giusto essere preoccupato dall'affollamento nei mezzi pubblici, ma la maggior parte dei contagi avviene in famiglia. La casa va sanificata: nove dosi di acqua e una di varechina. E ai ragazzi chiedo di fare attenzione quado escono con gli amici: usate la mascherina, difendete i vostri genitori e i vostri nonni che potreste contagiare. Spero che la mascherina diventi un nuovo accessorio di moda dell'estate, come un foulard o un braccialetto, faccio appello alla creatività italiana».
 

 

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