Lavinio, lite per la partita, inseguito e ferito al collo e a un fianco con un coltello nepalese

Lavinio, lite per la partita, inseguito e ferito al collo e a un fianco con un coltello nepalese
di Ivo Iannozzi
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Lunedì 5 Luglio 2021, 00:08 - Ultimo aggiornamento: 10:54

Aggredito e ferito a colpi di coltello nepalese a Lavinio mare, sul litorale di Anzio. La vittima è un cittadino albanese di trent’anni che è stato operato d’urgenza all’ospedale “Riuniti” di Anzio e Nettuno. Le sue condizioni non sono gravi, ma la prognosi è riservata.

Lavinio, aggredito a coltellate 


La tragedia si è sfiorata l’altra sera, intorno alla mezzanotte, in seguito a una banale discussione e, forse, a una frase di troppo. Il cittadino albanese si trovava insieme alla fidanzata in un bar di via Re Latino, nella zona dei locali di Lavinio mare l’altra sera molto affollati, e stavano vedendo in televisione la partita di calcio degli Europei tra Inghilterra e Ucraina. Ad un certo punto l’uomo si è alzato dal tavolo per andare in bagno dove ha dovuto attendere più di venti minuti che la persona all’interno uscisse.

Quando quest’ultimo è uscito, ne è scaturita una banale discussione, con qualche parola di troppo rivolta dall’albanese al ragazzo che si era attardato in bagno. 


L’AGGUATO
La storia sembrava finita lì e invece dopo poco più di un’ora la situazione è degenerata. Terminata la partita di calcio l’albanese e la fidanzata sono ancora rimasti del locale per consumare un cocktail. Poco prima di mezzanotte sono usciti dal bar. Una serata tranquilla che non faceva presagire quello che sarebbe accaduto da lì a pochi minuti. La coppia si è avviata a piedi verso la litoranea Ardeatina dove, a poche centinaia di metri, abita la fidanza della vittima.

Una volta arrivati davanti la farmacia, proprio all’incrocio tra via Re Latino e l’Ardeatina, sono stati avvicinati da un’auto di grossa cilindrata di colore grigio dalla quale sono scesi quattro uomini, due dei quali impugnavano un kukri (il micidiale coltello nepalese dalla lama arcuata, arma che distingue i soldati gurkha) e un coltello dalla foggia più comune; tra loro anche il giovane sui venti anni, quasi sicuramente italiano, che un’ora prima aveva avuto la discussione nel bar con l’albanese. Quest’ultimo ha capito che si trattava di un agguato e si è allontanato di corsa inseguito dai quattro sotto gli occhi atterriti della fidanzata che ha iniziato a urlare chiedendo aiuto.

L’inseguimento è durato poche decine di metri: il cittadino albanese è stato raggiunto, circondato, picchiato e poi colpito a un fianco da un affondo col kukri e al collo da due coltellate. La vittima è crollata in terra in un lago di sangue; gli aggressori sono quindi risaliti in macchina fuggendo sulla litoranea Ardeatina. 


I SOCCORSI
L’uomo è stato subito soccorso dai sanitari del servizio 118 che lo hanno stabilizzato e trasferito in ambulanza all’ospedale “Riuniti” dove è stato operato d’urgenza. L’intervento chirurgico è andato a buon fine; l’albanese è stato ricoverato ed è ora in prognosi riservata. Anche la fidanzata della vittima, sotto choc per aver assistito all’agguanto, ha dovuto ricorrere all’assistenza dei sanitari.

La donna ha riferito alla polizia che né lei né il suo compagno conoscevano gli aggressori, anche se ha ammesso che l’episodio poteva essere riconducibile alla discussione avvenuta un’ora prima nel bar. Gli uomini del commissariato di Anzio hanno subito avviato le indagini: nell’immediatezza del fatto sono stati istituiti posti di blocco nella zona dell’Ardeatina per cercare di intercettare l’autovettura di colore grigio con i quattro aggressori, ma senza esito. Per cercare di risalire all’identità di coloro che hanno colpito la vittima con il coltello e il machete, la polizia scientifica acquisirà le registrazioni delle telecamere di controllo di negozi della zona che potrebbero aver ripreso i momenti drammatici dell’aggressione e del ferimento e l’auto in fuga.
 

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