Roma, commercio: ai domiciliari il «re delle licenze» Angelo Valentini

Roma, commercio: ai domiciliari il «re delle licenze» Angelo Valentini
di Alessia Marani
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Venerdì 5 Marzo 2021, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 09:44

Ai domiciliari il «re delle licenze», al secolo Angelo Valentini, classe 1966, geometra di Talenti gettonatissimo tra gli imprenditori della media e grande distribuzione e della ristorazione intenzionati ad aprire o ampliare le attività commerciali. «Apro i supermercati, i centri commerciali, faccio le licenze, le pratiche Asl... faccio tutto io..» rimbrotta a un tecnico che si occupa della certificazione Haccp, non sapendo di essere intercettato dagli agenti del III Gruppo della Municipale e dai poliziotti del Commissariato Fidene. Il professionista è accusato di corruzione insieme con funzionari e dipendenti pubblici «compiacenti» pronti ad asservirsi ai suoi interessi, aprendogli corsie preferenziali impercorribili ai più, al punto da attestare false documentazioni e sottoscrivere verbali di ispezioni mai effettuate.
Il tutto facendo leva su un continuo scambio di favori personali: un posto di lavoro per i figli o consulenze gratuite per gli amici, secondo quella che l'ex presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, definì una «corruzione dematerializzata e demonetizzata» che, di fatto, blocca il libero sviluppo del Paese. Gli imprenditori, in questo contesto, per gli inquirenti, appaiono agire come consapevoli di doversi affidare a un intermediario giusto per non impantanarsi nel guado degli uffici pubblici. 

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GLI INDAGATI


Per Giovanni Scappaticci, funzionario della Asl Roma 1 e responsabile del Servizio Igiene e Alimenti, per Marcello Menichini, Direttore del VII Municipio, Amedeo Ferdinandi, funzionario della Polizia locale del XIII Gruppo e Stefania Amore, dipendente dell'Ufficio Commercio del III Municipio, il gip Maddalena Cipriani ha disposto l'interdizione dai pubblici uffici per due mesi. Misura scampata da S. B. ex funzionario dell'Ispettorato edilizia del I Municipio, nel frattempo andato in pensione. Si occupò per conto del geometra delle pratiche di regolarizzazione del punto di informazione turistica del Palazzo delle Esposizioni da adibire a caffetteria e della Casa del Jazz, ricevendo indebitamente, secondo la Procura, un consulenza da 2mila euro per il figlio, anelando una volta congedato a una collaborazione con il geometra. È stata stralciata, invece, la posizione di un altro funzionario del I Municipio, la cui condotta non appare «del tutto definita». Il pm aveva descritto l'intreccio di relazioni tra lui e Valentini per l'ottenimento di licenze commerciali in Prati.
L'inchiesta Easy market parte da un sospetto: agli occhi del pool di investigatori non sfugge che alcuni locali di superficie visibilmente superiore ai 250 mq (la cui licenza dovrebbe quindi passare attraverso il parere di una Conferenza dei servizi), figurano nelle carte come attività di vicinato e, quindi, soggette a controlli meno articolati.

Indagando viene fuori anche il giro di favori con perno Valentini. I fatti contestati risalgono al periodo maggio-settembre 2019.

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GLI EPISODI


Il geometra si rivolge a Scappaticci per l'apertura di un supermercato in viale Regina Margherita e otterrebbe l'esito favorevole dell'ispezione sanitaria in cambio dell'assunzione della figlia della moglie in un punto vendita alla Pisana. Il «re delle licenze», come lo definiscono gli inquirenti, si sarebbe garantito, inoltre, tramite Amore, il buon esito delle pratiche Scia e suolo pubblico per market e ristoranti in cambio dell'assunzione del figlio di una sua collega. Al direttore del VII Municipio Menichini viene contestato il falso per la pratica di un capannone commerciale in via Alimena che il titolare, un cinese, aveva aperto senza l'autorizzazione. Sanzionato dalla polizia locale, teme di dovere chiudere e si rivolge a Valentini, il quale grazie a Menichini otterrebbe la velocizzazione della regolarizzazione e la firma all'autorizzazione. Con Ferdinandi, invece, il professionista avrebbe fatto passare le pratiche per un forno e un fast food all'Aurelio. Qui il vigile, secondo i pm, attesterebbe un sopralluogo mai avvenuto dichiarando di avere verificato l'esistenza dell'insonorizzazione. Valentini in cambio redigerà gratis una pratica per un suo amico. «I dipendenti infedeli vanno puniti», ha detto ieri la sindaca Virginia Raggi. Gli infedeli se le accuse saranno confermate al processo, rischiano fino al licenziamento e il danno erariale.

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