L'Aquila, bimba schiacciata dalla porta da calcio, il papà: «Ho toccato la traversa ed è venuto tutto giù»

L'Aquila, bimba schiacciata dalla porta da calcio, il papà: «Ho toccato la traversa ed è venuto tutto giù»
di Alessia Marani
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Giovedì 21 Ottobre 2021, 06:44

«Sono saltato e come ho toccato la traversa, la porta è venuta giù e ha ucciso mia figlia». Il racconto di F. P., 27enne papà della piccola S. P., 5 anni appena, travolta martedì pomeriggio da una porta di ferro in un campo di calcio abbandonato a Rocca di Botte (L'Aquila), è struggente. Poche parole gonfie di rabbia, dette davanti alle telecamere di Rai 2 mentre in diretta parla il vicesindaco. Il ragazzo indossa la tuta dell'Ostia Mare, il quartiere dove risiede (la famigliola era in Abruzzo dai nonni), è disperato, e accanto c'è la moglie. Lui urla con tutta la forza che ha in gola: «Perché quel cancello era aperto? Perché?». Una domanda a cui gli inquirenti dovranno rispondere attraverso l'inchiesta aperta dalla Procura di Avezzano per omicidio colposo. Al momento non ci sono ancora iscritti nel registro degli indagati, il magistrato non ha disposto l'autopsia e le indagini sono in una fase embrionale. I carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, infatti, stanno svolgendo ulteriori rilievi tecnici. Ma, secondo una prima ricostruzione, il cancello del vecchio campo ormai in disuso era aperto, accessibile nonostante il pericolo. La grande porta in ferro, infatti, non era fissata a terra. Secondo quanto riferito dalla nonna della piccola «ora so che c'erano state segnalazioni al Comune per il rischio che correvano i bambini. Finché avrò vita mi batterò perché mia nipote abbia giustizia».

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L'INCHIESTA
La famigliola stava trascorrendo qualche giorno di relax.

L'altro pomeriggio papà, mamma e bimba escono di casa per giocare. Qualche calcio al pallone, poi il papà che salta, forse per tentare una trazione alla sbarra ma, appunto, non appena sfiora i pali, la porta frana travolgendo la bimba. Il grido della madre squarcia il silenzio del paese. La piccola perde i sensi. Ma non è facile fare arrivare i soccorsi in un luogo così isolato. Un'ambulanza impiegherebbe una eternità, si alza in volo l'elisoccorso, ma non c'è nulla da fare. Il sindaco Fernando Marzolini dovrà chiarire se e cosa è stato fatto per la messa in sicurezza del campo. Al vaglio della Procura, come atto dovuto, anche la posizione del papà della piccola. Oggi alle 12,30 nella chiesa di S. Maria del Ponte e S. Giuseppe a Centro Giano si svolgeranno i funerali della bambina.

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