“Io apro” di nuovo a Roma, stavolta la protesta è al Circo Massimo: «L'Italia ci ha lasciati in mutande»

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Martedì 13 Aprile 2021, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 12:32

“Io apro” di nuovo a Roma, stavolta la protesta è al Circo Massimo: dopo Montecitorio, oggi la manifestazione si è spostata. «L'Italia ci ha lasciato in mutande, ora basta. Siamo un gruppo di ristoratori - dicono - non siamo un'associazione di categoria, non abbiamo un partito politico, siamo solo ristoratori arrabbiati che si sono uniti per cercare una soluzione, per cercare di farsi ascoltare. Lo Stato non ci sta ascoltando, ha solamente dato dei piccolissimi e inutili ristori a noi proprietari e una misera cassa integrazione ai nostri dipendenti che ormai non ce la fanno più. Si parla di poche centinaia di euro con cui le famiglie non possono andare avanti.

Siamo in piazza oggi estenuati da mesi di chiusure, non possiamo più aspettare neanche più una settimana. Noi non abbiamo partiti politici e non vogliamo che, come invece è accaduto ieri, ci siano degli infiltrati di destra. La Polizia sa bene chi sono ma non li ferma perché così fa passare noi ristoratori come violenti e guerriglieri. Noi vogliamo solo lavorare, il governo ci ascolti seriamente. Si può riaprire con precisione e regole adatte. È una manifestazione pacifica, non ci interessa tirare bombe carta o cose simili. Prendiamo le distanze da ciò che è avvenuto ieri», dice un altro manifestante.

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