Inno della Roma in classe, nuovo caso. Denuncia alla Garbatella: «Maestra con stereo e bandiera»

Esposto di un genitore presso la Procura per i Minorenni di Roma. "Inno romanista a tutto volume"

Inno della Roma in classe, nuovo caso. Denuncia alla Garbatella: «Maestra con stereo e bandiera»
di Mario Landi
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Mercoledì 8 Giugno 2022, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 10:06

C'è poco da scherzare con il tifo a Roma, anzi fioccano ancora polemiche. Da Talenti alla Garbatella, l'inno della Roma cantato in classe all'indomani della vittoria in Conference League non è andato giù. E dopo il caso segnalato da un genitore della Caterina Usai («mio figlio, laziale, piangeva in classe») ora la denuncia arriva dal padre di un alunno della materna Il Girasole Colorato. Tanto che il Comitato Consumatori Lazio fa sapere che «su segnalazione del genitore della scuola della Garbatella, ha presentato un ulteriore esposto presso la Procura per i Minorenni di Roma, corredato di relative prove documentali, rendendo edotta l'Autorità circa l'accadimento di fatti similari a quelli che hanno già riguardato la Caterina Usai».

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Nel comunicato si rendono noti i particolari. «Anche in questo caso, la maestra, munitasi di stereo, cavi e bandiera della Roma e senza riguardo alcuno verso la sensibilità dei minori tifosi di altre squadre o addirittura non tifosi, ha inopinatamente ritenuto di dover festeggiare nei locali scolastici la vittoria della Società giallorossa nella Conference League, diffondendo l'inno romanista a tutto volume, sventolando il proprio stendardo, mettendo in atto comportamenti affatto inclusivi ed esorbitando oltremodo le prerogative didattiche assegnatele».

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Dopo la segnalazione «è stato richiesto alla Procura per i Minorenni di Roma di accertare l'effettività e la veridicità dei fatti narrati mediante l'audizione del genitore lamentatosi, dell'insegnante in questione, degli altri genitori della comunità scolastica e del Dirigente Scolastico; di disporre la sospensione cautelativa dell'insegnante e sottoporla ai previsti test psico/attitudinali; di adottare ogni altro provvedimento a tutela dei minori, ivi compreso l'interessamento dei Servizi Sociali competenti e il sanzionamento penale dei comportamenti eventualmente integranti le fattispecie di reato previste dalla legge, previa rimessione ex officio degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma».
 

 

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