Dopo poco si è strappato via l'ago, il padre mi implorava di aiutarlo ma il ragazzo era fuori di sé, voleva sapere i nomi dei miei colleghi che lo avevano portato in ambulanza in ospedale. Quando gli ho detto che non li sapevo, mi ha picchiato. Ora basta, noi infermieri non siamo carne da macello, pretendiamo che le istituzioni ci tutelino». A giugno scorso un episodio simile, ma dalle conseguenze ben più gravi, capitò al policlinico Umberto I di Roma dove un portantino venne colpito prima con un pugno poi a calci da un 41enne nigeriano poi arrestato.
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