Incendio Roma, Sima: «Allarme effetti cancerogeni per la diossina sulla popolazione». Le aree e i soggetti più a rischio

L'allarme lanciato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale

Incendio Roma, Sima: «Allarme effetti cancerogeni per la diossina, ecco chi è più a rischio»
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Lunedì 11 Luglio 2022, 17:29

La diossina sprigionata nell'aria di Roma a seguito del vasto incendio a Centocelle del 10 luglio determina gravi rischi per la salute umana. È l'allarme della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) dopo la diffusione dei primi dati Arpa relativi al rogo. 

L'Arpa Lazio ha infatti rilevato oggi, 11 luglio, valori anomali per la quantità di diossina nell'aria, pari a 10,6 pg/m3, un dato 35 volte superiore al valore di riferimento individuato dall'OMS per l'ambiente urbano (0,3). Rilevata anche un'altra sostanza inquinante, il benzopirene, con un valore di 2,6 ng/m3, superiore anche esso alla media annua pari a 1 ng/m3. «Siamo fiduciosi che già dalle prossime ore i valori potranno tornare alla normalità» ha spiegato il direttore dell'Agenzia, Marco Lupo. I dati sono al vaglio della Asl competente che valuterà eventuali misure da applicare a tutela della salute dei residenti.  

Diossina, cosa è e perché è pericolosa 

La diossina è una sostanza nota per i suoi effetti cancerogeni e neurotossici sul corpo umano. «La diossina è un inquinante organico persistente classificato dalla IARC come cancerogeno certo per l'uomo e oltre ad avere effetti neurotossici ed essere un distruttore endocrino» spiega il presidente Sima, Alessandro Miani. Come spiega l'esperto «La diossina si bioaccumula soprattutto nei tessuti grassi dell'uomo e la sua emivita è piuttosto lunga: dai 5,8 anni ai 11,3 anni a seconda del metabolismo e dell'abbondanza di massa grassa». 

 

Diossina a Roma, le aree a rischio maggiore 

Le aree più a rischio sono ovviamente quelle più vicine all'incendio, in quanto la diossina è una sostanza "pesante" che tende a ricadere rapidamente a terra: «Il rischio aereo della diossina è limitato all'area interessata dai fumi del rogo e, in caso di nube tossica, a tutto il territorio colpito dalla ricaduta a terra dei fumi.

La via aerea di esposizione è limitata alla zona dell'incendio in quanto la diossina è una sostanza chimicamente pesante che tende a precipitare entro brevi distanze dal luogo di emissione in atmosfera» spiega Miani. 

Oltre alla diossina ci sono anche altre sostanze tossiche e cancerogene che possono liberarsi da un rogo come quello di Centocelle, in cui sono brucaiti pneumatici, automobili materiali plastici. Si tratta di «metalli pesanti, furani e idrocarburi policiclici aromatici, classificati come potenziali cancerogeni». Sostanze che «Immettono in aria fumi tossici oltre a CO2, mettendo a rischio soprattutto la salute di anziani, bambini e soggetti fragili».

Come proteggersi: controllare i valori di Arpa e rimanere in casa 

La Società Italiana di Medicina Ambientale raccomanda alla popolazione di verificare i dati di Arpa Lazio sul livello di inquinanti nelle varie aree della città di Roma e, sulla base di questi, evitare di uscire di casa quando i livelli di polveri sono elevati, rinunciare a passeggiate e attività sportiva all'aperto, rimanere in casa con le finestre chiuse e utilizzare sistemi di aerazione e purificazione adeguati. 

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