Roma, choc a Santa Severa: fiamme al ristorante di vip e calciatori "L'Isola del Pescatore"

Blitz notturno, bruciato un gazebo: pochi dubbi sull'origine dolosa, un video incastra gli autori

Roma, choc a Santa Severa: fiamme al ristorante di vip e calciatori "L'Isola del Pescatore"
di Stefano Pettinari
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Sabato 9 Ottobre 2021, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 21:31

Attentato incendiario al ristorante l'Isola del Pescatore a Santa Severa. Un fatto inquietante che desta preoccupazione sul litorale a Nord di Roma. Il locale che affaccia sulla spiaggia a ridosso del Castello, infatti, è molto conosciuto e frequentato, anche da numerosi vip del mondo dello sport e dello spettacolo, primo fra tutti Francesco Totti con sua moglie Ilary Blasi, clienti abituali. Ma la cucina del ristorante è stata ed è apprezzata da numerosi volti noti. In passato era luogo di sosta abituale anche per i presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Oscar Luigi Scalfaro e dell'attore Diego Abatantuono. Ma che cosa è successo?

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GLI ELEMENTI
Il blitz è avvenuto tre notti fa con il favore del buio, quando qualcuno, è arrivato con una tanica di benzina e ha sparso il liquido infiammabile su alcune sedie e su un palo del gazebo che dà proprio sulla spiaggia. Le fiamme, per fortuna, non hanno coinvolto l'intero locale anche e, soprattutto, grazie all'intervento tempestivo dei vigili del fuoco, i danni sono stati contenuti.
Sulla matrice dolosa del gesto, tuttavia, appare non esserci alcun dubbio.

Sul caso è stata aperta un'indagine da parte dei carabinieri della compagnia di Civitavecchia, che sarebbero già entrati in possesso di alcuni elementi utili all'individuazione dei piromani.

 

LE IMMAGINI
Primo fra tutti un video girato dalle telecamere di videosorveglianza di cui è dotato il ristorante e che avrebbe immortalato due persone, dal volto ben coperto da cappucci e mascherine, che si sono materializzate sulla spiaggia in piena notte con la tanica di benzina e che, dopo averne versato il contenuto sulle sedie e su una parte della veranda, hanno poi appiccato il fuoco. Gli inquirenti non tralasciano alcuna ipotesi. Ma è davvero difficile pensare al gesto di due balordi ubriachi o ad un semplice dispetto.

LA PISTA
La pista più battuta è quella di un avvertimento. Del resto, la spiaggia del castello non è nemmeno raggiungibile così facilmente, per cui chi ha agito aveva ben chiaro l'obiettivo. Non solo, dai rilievi effettuati dai vigili del fuoco dopo lo spegnimento delle fiamme, emergerebbe che l'azione incendiaria avrebbe potuto produrre danni molto più gravi: i due incursori, infatti, avrebbero avuto tutto il tempo di cospargere la benzina ovunque e poi dare fuoco all'intero locale. Invece, probabilmente, hanno voluto solo dare un messaggio.
Sotto choc i titolari del ristorante, ascoltati a lungo dai carabinieri intenzionati a fare luce sulla vicenda. Gli inquirenti stanno verificando se mai in passato abbiano ricevuto intimidazioni o se hanno idea delle motivazioni all'origine del raid. Gli imprenditori non intendono rilasciare dichiarazioni pubbliche, sono molto scossi.
Nella cittadina, ora, l'ombra del racket fa paura. «Certe scene - dicono alcuni commercianti - eravamo abituati a vederle altrove, non qui in casa nostra». L'attenzione degli inquirenti è alta.
 

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