Sotto attacco la macchia mediterranea di Ostia che anche ieri, per l’ennesima volta, ha subito due attentati incendiari. A essere colpita, la pineta di Castel Fusano dove è andato bruciato un ettaro preziosissimo di verde: pini, ma anche lecci e querce. Ed è già caccia al piromane perché, secondo gli esperti, si è trattato sicuramente di un incendio doloso.
Mentre i pompieri stavano effettuando le ultime operazione di spegnimento, a poca distanza un altro incendio stava per scoppiare: dall’altra parte della strada, sempre dentro la pineta, alcuni ciclisti hanno trovato legni ammassati che stavano per prendere fuoco. Si è trattato quindi di un doppio attacco. A metà luglio a bruciare era stata la pineta delle Acque Rosse con il terzo incendio della stagione che già si preannuncia rovente sul lungomare di Roma.
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GLI INTERVENTI
Una colonna di fumo si è alzata poco dopo le 16.30, ben visibile ai romani che erano in spiaggia e hanno subito dato l’allarme.
Le fiamme sono partite all’interno della pineta, in una zona dove la vegetazione è fittissima. Si esclude quindi che l’incendio possa essere stato causato in via incidentale magari dal lancio di un mozzicone di sigaretta dalla strada. A bruciare non sono state sterpaglie, ma parte della pineta. Sul posto, oltre ai pompieri, ai volontari della Protezione Civile “The Angels”, all’associazione nazionale carabinieri, i militari della Forestale già impegnati nelle indagini per indagare sul rogo che ha bloccato parte del litorale.
Paura e disagi per i romani che stavano trascorrendo la giornata in spiaggia: gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno dovuto chiudere la strada per consentire le operazioni di spegnimento dell’incendio. E mentre le fiamme venivano domate, a qualche chilometro di distanza un altro rogo, stavolta a Ostia Antica in un canneto.
I RISCHI
Già a maggio la pineta di Castel Fusano era stata colpita da un incendio con le fiamme divampate dalla strada, sulla laterale della Cristoforo Colombo. Neanche due settimane fa ancora fiamme con il fuoco si era propagato nel sottobosco all’altezza di via Gran Pavese. Soltanto qualche giorno fa era partito il progetto sperimentale del Comune per il monitoraggio e la prevenzione degli incendi nella pineta simbolo di Ostia. Il sistema prevede droni e sensori per rilevare focolai anche a quindici chilometri di distanza. Intanto, Castel Fusano appare sempre più un gigante claudicante, stanco, e indifeso davanti ai continui attacchi che da anni lo colpiscono. Nel 2017 l’ennesimo rogo e quel selfie della sindaca Raggi che aveva per sfondo il maxi incendio, foto che scatenò tante polemiche sul web. Ieri sono stati una quarantina gli interventi dei vigili del fuoco a Roma e Provincia.