Roma, incendio al Tmb di Malagrotta: allarme diossina. Ipotesi zona rossa: cosa prevede

Con un'ordinanza il Campidoglio potrebbe prevedere la chiusura di asili, centri estivi e attività sportive all’aperto. Oltre al divieto di raccogliere frutta e verdura dai campi per una zona di sicurezza in un raggio di 6 chilometri

Incendio alla discarica Malagrotta, ipotesi zona rossa per la diossina
di Giampiero Valenza
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Mercoledì 15 Giugno 2022, 21:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 07:29

All’improvviso, una colonna di fumo si alza sul cielo di Roma e l’aria diventa irrespirabile: è andato a fuoco l’impianto di gestione dei rifiuti di Malagrotta. L’incendio è scoppiato nel pomeriggio di ieri e ha interessato la seconda linea del gassificatore gestito dalla E. Giovi, società del gruppo Cerroni. Si pensava di riuscire a contenere le fiamme in poco tempo, invece si sono propagate anche nelle ecoballe di plastica del Tmb, il sito per il trattamento meccanico biologico dell’immondizia. E ad almeno un paio di capannoni dove sono stoccati carta e plastica. 

 

«Allarme diossina»

L’Arpa Lazio ha installato alcuni campionatori nel luogo dell’incidente per verificare eventuali effetti sulla qualità dell’aria e monitorare la presenza di diossina e degli altri inquinanti, consigliando ai cittadini che si trovano in una sorta di “zona rossa” grande un chilometro di raggio, di tenere chiuse le finestre di casa. Intanto, il Campidoglio va verso un’ordinanza, scritta anche sulla base delle indicazioni che vengono fornite dagli esperti del Servizio igiene e sanità pubblica della Regione Lazio. L’atto, potrebbe portare anche alla chiusura degli asili nido, delle scuole materne, dei centri estivi e delle attività sportive all’aperto, oltre al divieto di raccogliere frutta e verdura dai campi per una probabile zona di sicurezza grande fino a 6 chilometri. 

L'emergenza ambientale

L’emergenza ambientale è stata tale che il Campidoglio è arrivato ad avvertire che nella zona interessata dal rogo sono possibili, a scopo precauzionale, interruzioni di luce, gas e acqua.

E ha lanciato anche le raccomandazioni per la popolazione: non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio, mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti, non utilizzare, al momento, i condizionatori d’aria. Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Marco Vincenzi, ha stabilito con un decreto, a titolo precauzionale, la chiusura per oggi dei suoi uffici che si trovano in via della Pisana, a pochissima distanza dal luogo dell’incidente.
 

(foto Alessandro Marucci)

I DANNI 
«L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente, ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate», ha commentato il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri. Da chiarire, infatti, anche eventuali ricadute sul ciclo dei rifiuti. Pur se la discarica di Malagrotta non serve più la Capitale ormai da anni, gli impianti presenti servono la Capitale trattando fino a oltre 1.200 tonnellate di rifiuti al giorno, 8.100 alla settimana. Il primo cittadino ha annunciato che già oggi si riunirà la cabina di regia con Ama e gli altri operatori. «Metteremo tutto il nostro impegno per affrontare questa grave emergenza», ha assicurato Gualtieri. 

LE INDAGINI
Le indagini sono seguite dagli specialisti del Noe, il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri. I primi rilievi dei vigili del fuoco farebbero pensare a cause accidentali. Oggi alla Procura della Repubblica di Roma verrà depositata una prima informativa da parte degli investigatori. A breve i pm capitolini apriranno un fascicolo di indagine per accertare la natura dolosa o colposa del rogo che ha colpito Malagrotta.

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