Da qui la decisione del Comune di Guidonia di interrompere i servizi, un modus operandi del tutto singolare e diverso da quello di molti altri uffici pubblici, dove, dopo quarantene, contact tracing e sanificazioni si è continuato regolarmente a lavorare col pubblico. Come del resto al comando dei vigili di via Roma paradossalmente rimasto sempre aperto. Il lungo stop ai servizi ha visto l’amministrazione a Cinque Stelle e i vertici burocratici nel mirino dei cittadini e dell’opposizione che ha contestato duramente la scelta, chiedendo l’immediata riapertura garantendo la sicurezza e anche i diritti degli abitanti. Da oggi si riparte, con le misure previste dall’ordinanza: accesso contingentato, distanza, mascherine obbligatorie sia per il personale che per l’utenza, periodica pulizia delle superfici di lavoro, disinfezione delle attrezzature, misurazione della temperatura.
«Gli uffici sono già al lavoro – dice l’assessore Andrea Saladino – per riprogrammare le prenotazioni sospese o rinviate. Il primo obiettivo è di smaltire il pregresso. Sul sito del Comune ci sono i numeri e le mail, settore per settore, da poter contattare per informazioni sulle pratiche e per ricevere tutte le indicazioni utili ad organizzarne il disbrigo». Si riparte anche con il ricevimento del pubblico all’Urbanistica ma in questo caso solo su appuntamento. «Stiamo organizzando un sistema di prenotazioni e appuntamenti, una sorta di booking per snellire al massimo i tempi», assicura l’assessore Saladino. E’ stata particolarmente dura per le pratiche urbanistiche visto che il blackout degli uffici ha messo in ginocchio l’attività dei professionisti del settore: impossibile fare gli accessi agli atti necessari per realizzare relazioni e progetti commissionati, ottenete documentazione varia e persino ottenere l’occupazione di suolo pubblico per aprire cantieri. E non è andata meglio per il Commercio dove ad attendere risposte sono almeno in mille.
© RIPRODUZIONE RISERVATA