Guidonia, sgombero in vista per i nomadi accampati in strada a La Sorgente

L'accampamento dei nomadi a Guidonia
di di Elena Ceravolo
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Sabato 29 Giugno 2019, 10:10
Una raffica di multe da trecento euro per i panni stesi ad asciugare in pieno centro abitato, tra viali e marciapiedi, e la diffida a lasciare il territorio di Guidonia entro 48 ore. Prime misure dei vigili urbani per liberare il quartiere “La Sorgente” dall’accampamento abusivo di caminanti siciliani che da settimane, improvvisando un vero e proprio villaggio, si sono stabiliti con una trentina di camper e roulotte a ridosso dei condomini in cui vivono centinaia di famiglie.
Per poter entrare nei propri garage i residenti devono spesso chiedere di spostare i mezzi che bloccano le rampe. Si cucina, si lava in un via vai di taniche e bacinelle, si stende il bucato con fili attaccati agli alberi. Tutto all’aperto. Ora gli agenti della polizia locale hanno fatto partire la procedura prevista in questi casi: passati invano i termini della diffida scatterà l’ordinanza di sgombero. Si procede a norma di codice della strada, ma non si risolve nulla: i caminanti si spostano, a volte anche solo di qualche centinaio di metri, per poi, tappa dopo tappa, ritornare sempre negli stessi posti.
L’altra mattina i vigili hanno firmato sei verbali con tanto di sanzione da 300 euro: è quello che prevede il regolamento di polizia urbana quando si mettono in atto comportamenti che portano degrado nel territorio. «Era già successo l’anno scorso – spiega un condomino de “La Sorgente” – ma stavolta oltre al piazzale hanno anche invaso la via di accesso ai palazzi. La situazione è grave. Non possono stendere il bucato? Ancora stamattina (ieri, ndr) però lo hanno rifatto. Siamo esasperati, stavolta cerchiamo una soluzione che impedisca ulteriori ritorni». Tanto che, tre giorni fa, in una riunione con sindaco e rappresentanti di condominio, hanno chiesto di potersi pagare da soli dei new jersey di cemento per creare delle barriere anti-roulotte. «Ci hanno dato l’ok, perché comunque serviranno delle autorizzazioni che il Comune ci dovrà rilasciare. Ma siamo pronti a pagare noi, visto che in Municipio non ci sono fondi. Abbiamo già un preventivo di circa duemila euro».
L’anno scorso per arrivare a uno sgombero i condomini avevano ingaggiato un avvocato per una diffida all’amministrazione: trenta giorni di tempo per ristabilire decoro, igiene e sicurezza urbana, decorsi i quali si sarebbe passati alle azioni penali. Uno strumento che metteranno in campo anche adesso se la situazione non si dovesse risolvere a breve.
Il caso la giunta M5S, dopo due anni di tentativi infruttuosi, l’ha portato sul tavolo del prefetto. «L’altro ieri – spiega il vicesindaco e assessore alla Legalità, Davide Russo – abbiamo fatto presente in prefettura la situazione. Da soli e con i mezzi normativi a nostra disposizione è chiaro che non ce la possiamo fare. Abbiamo chiesto al prefetto di convocare un Comitato per l’ordine e la sicurezza proprio su questo. A breve avremo una risposta, visto che la nostra proposta si sta valutando».
Un caso che a Guidonia ha anche un’altra emergenza: una seconda comunità di caminanti si è stabilita, invece, nell’area industriale. Diciotto mesi di denunce e di appelli non sono bastati. «Costretti a lavorare in condizioni di degrado assoluto», lamentano gli imprenditori di una delle aree produttive più importanti di tutto l’hinterland. Le prime denunce risalgono a maggio del 2018, quando fu segnalato l’arrivo di una decina di camper e roulotte. Da allora è stata un’escalation: ora sono più di sessanta tra case su ruote, auto e furgoncini.
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