Controlli limitati sul Green pass, pur di non rallentare il servizio, e pochi riservisti a disposizione. Così la municipalizzata ai trasporti si prepara al “G - day” con lo stop allo smart working e l’obbligo del certificato verde. Ma con le nuove regole, in vigore da oggi e fino al 31 dicembre, sono a rischio assenteisti anche le municipalizzate della Capitale. L’occhio da questa mattina sarà puntato su quella dei trasporti che dovrà assicurare nel primo giorno di rientro per oltre 1 milione di romani, efficienza e turni regolari.
Per rispetto della Privacy, un dato ufficiale sui “pass” dell’azienda dei trasporti capitolina non è stato comunicato.
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L’INCOGNITA
«L’azienda - si legge in una nota ufficiale - non ha ricevuto molte segnalazioni di dipendenti sprovvisti di Green Pass, circa una ventina, un numero che non inciderebbe sull’operatività dei 6 mila autisti, 1500 impiegati in ogni turno». Nello stesso documento, viene precisato che: «Quotidianamente si registra tra il 10 e il 12% di assenteismo dovuto a malattie e ferie. Si ipotizza che questa percentuale non varierà di molto». Ma annuncia che: «Per prevenire eventuali problemi al servizio saranno monitorati i picchi di assenteismo anche riferibili alle singole persone».
Mentre i vertici della municipalizzata resta da sciogliere il nodo della lista dei riservisti. Fino a questa mattina non sarà possibile accertare e calcolare l’effettivo numero di assenti. Per legge infatti non è possibile sapere chi non è vaccinato. Come previsto dalla procedura aziendale, verranno comunque attivati gli elenchi di autisti e macchinisti di riserva a disposizione. Da chiamare in servizio in caso di assenze dell’ultima ora. Un numero che potrebbe però non coprire la richiesta in caso di un picco di assenze.
I CONTROLLI
«Il nostro settore dà qualche preoccupazione - conferma Fulvio Spelonca, segretario regionale O.R.S.A. - su alcune linee abbiamo stimato anche il 5% - 10% di assenze che potrebbero creare problemi operativi. Il tampone gratuito avrebbe aiutato». L’alternativa al certificato infatti, è il tampone rapido valido però solo 48. Ma i lavoratori non vaccinati per ottenere il certificato dovranno farlo a spese proprie, ecco perché potrebbero scegliere “l’ultima spiaggia”: permessi e ferie lasciando sguarnite le prime linee: metro, stazioni e bus. Resta perciò l’incognita sui mezzi pubblici che da oggi torneranno a pieno regime ma con una capienza ancora all’80%, come previsto dalle norme sanitarie attivate dal piano anti - Covid.