Gigi Proietti in fila per la sepoltura, offerta da Caserta: «Cremazioni bloccate a Roma? Ci pensiamo noi»

Gigi Proietti in fila per la sepoltura, offerta da Caserta: «Cremazioni bloccate a Roma? Ci pensiamo noi»
di Laura Bogliolo
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Lunedì 9 Novembre 2020, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 13:07

Aveva chiesto di essere cremato e poi sepolto nel cimitero Acattolico di Testaccio. Lui, Gigi Proietti, un pezzo di cuore di Roma e del teatro nazionale, lui, l’attore più vicino ai romani che hanno voluto ricordarlo con murales che tappezzano la Capitale dal Tufello all’Appio, dove aveva frequentato il liceo classico Augusto. Gigi proietti sembra essere rimasto “incastrato” in una delle sue barzellette, in quelle frasi che sono in bilico tra realtà e finzione. È presumibile che la sua salma, considerando la drammatica situazione dei cimiteri capitolini, possa attendere una settimana prima della cremazione. Così ha scritto Il Messaggero l’altro giorno, ricordando il triste tsunami che ha travolto il cimitero Flaminio di Prima Porta dove decine e decine di salme da giorni aspetterebbero una cremazione. Nei registri del Flaminio il suo nome non compare tra quelli in programma nelle prossime ore e dunque è verosimile supporre che passerà qualche giorno. Insomma, nella pagina nera del lungo elenco di figuracce alla romana c’è anche questa. E mentre i romani e chiunque abbia a cuore il teatro, la recitazione, soffrono, dalla Campania arriva un appello.

Gigi Proietti, il video-omaggio del teatro Brancaccio

«Dopo aver appreso della notizia delle difficoltà incontrate, con probabile slittamento di una settimana nella cremazione della salma di Gigi Proietti al cimitero Flaminio abbiamo deciso di offrire alla famiglia la nostra piena disponibilità ad effettuare gratuitamente la cremazione».

A parlare è Emilio Liquori, amministratore dell’impianto Tempio Mater di Castel Volturno. I problemi di Roma sulle cremazioni purtroppo sono noti. Tempo fa una figlia denunciò l’attesa di oltre 50 giorni per ottenere le ceneri del papà. Una storia a parte, fatta di burocrazia ed errori, ma sembra che l’ultimo cammino dei romani non sia ancora del tutto privo di ostacoli. Dopotutto già alla fine di ottobre era stato comunicato che negli ultimi tre mesi i decessi a Roma erano cresciuti notevolmente e che le richieste di cremazione erano aumentate. Da parte sua, Ama che gestisce i servizi cimiteriali, aveva dato istruzioni alle agenzie funebri della Capitale per evitare «code nell’espletamento delle operazioni cimiteriali». Tra gli ostacoli, ci sono stati i lavori di manutenzione nei forni crematori. Ama aveva fatto sapere che «i lavori di manutenzione sulla sesta linea del forno crematorio del Flaminio sono conclusi ed è stata richiesta a tutti i soggetti preposti l’accelerazione dell’iter amministrativo propedeutico alla cremazione per potenziare la capacità di far fronte alla domanda crescente».

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